Lo spirito combattivo e la determinazione mostrata dalla squadra nel riprendersi dallo svantaggio e pareggiare all’84esimo minuto con gol di Radja Nainggolan è, senza ombra di dubbio, un punto in più per Luciano Spalletti.
La squadra sapeva benissimo dell’importanza di mantenere il terzo posto, l’ultimo valido per l’accesso alla Champions League e ha serrato i propri ranghi per siglare un punto ben guadagnato. Un rincuorato Spalletti ha ammirato la capacità di recupero della sua squadra nella conferenza stampa post-partita, dichiarando che: “L’Inter ha meritato di segnare il primo gol ma poi noi abbiamo giocato ancora meglio e abbiamo pareggiato”.
“E’ stata una bella partita e penso che sia piaciuta anche al pubblico. Il risultato può essere giusto, anche se dopo l'1-1, in fondo in fondo, poteva arrivare qualcosa di più visto quello che i ragazzi hanno messo in campo”.
Il pressing instancabile della Roma ha visto la squadra capitolina partire in modo impressionante, rendendo la vita difficile all’Inter, impedendo ai nerazzurri di imporre alcun ritmo ogniqualvolta cercavano di uscire da dietro, costringendoli a togliere la palla dai guai in innumerevoli occasioni.
Le marcature astute di Spalletti hanno visto i due centrocampisti arretrati dell’Inter, Medel e Brozovic, marcati vigorosamente da Diego Perotti e Miralem Pjanic, mentre Nainggolan cercava di chiudere qualsiasi corridoio per i passaggi, oppure pressare quando richiesto o aiutare Seydou Keita nella marcatura del fantasista nerazzurro Adem Ljajic, durante le sue incursioni.
Nonostante la Roma abbia indubbiamente speso molte energie, visti gli sforzi pesanti fatti nelle prime battute di gara, nel complesso questa strategia ha dato grossi frutti, specialmente nel primo tempo, permettendo ai giallorossi di vincere la battaglia a centrocampo e interrompere ripetutamente le fasi di possesso dell’Inter.
Dopo aver chiesto a Perotti di giocare da trequartista nella scorsa partita contro l’Udinese, Spalletti ha scelto di schierare questo giocatore che fornisce tantissima flessibilità tattica come 'falso nove' nella partita contro l’Inter.
Nonostante non sia stata la sua miglior partita, l’instancabilità unita ai movimenti intelligenti del giocatore è stata di importanza vitale per la Roma. Grazie ai suoi movimenti continui, sia sovrapposizioni sulle fasce o collegamenti tra centrocampo e attacco, Perotti è riuscito continuamente a creare spazi per i suoi compagni.
I suoi movimenti hanno sempre attirato di proposito la struttura difensiva dell’Inter, creando confusione su chi avrebbe dovuto marcarlo, oltre a fargli trovare spazi da sfruttare.
Il centrale greco continua a dimostrare perché sia, senza ombra di dubbio, uno dei migliori difensori in Europa. Non importa a chi è affiancato, Kostas Manolas fa bene il suo lavoro, rendendolo prezioso grazie al suo impegno, dedizione e intelligenza costante.
Ed è stato proprio così contro i nerazzurri. Il fisicamente dominante numero 44 della Roma ha fatto passare una serataccia a Eder, non concedendogli mai un tocco facile sul pallone sotto la sua marcatura.
Manolas ha trovato praticamente sempre la posizione perfetta, prendendo decisioni eccellenti in fase difensiva: il suo valore attuale in squadra è così alto che si potrebbe dire che Manolas è, adesso, il giocatore più importante della Roma.
Il duello tra Lucas Digne e Biabiany sulla fascia sinistra è stato un tema affascinante di contorno alla bellissima contesa a centrocampo. Entrambi gli uomini hanno avuto i loro sprazzi, ma il francese volante dei Giallorossi ha senza dubbio prevalso. Pieno d’energia, dinamismo e intensità, la voglia di Digne di spingere sulla fascia ha allargato il gioco della Roma, specialmente nei casi in cui Stephan El Shaarawy si accentrava, in una partita in cui l’Inter ha fatto davvero fatica ad annullare l’impatto di questo giocatore.
Nel frattempo, sul fronte difensivo, Digne ha fatto diligentemente il proprio lavoro contro il connazionale Biabiany, grazie a un contributo importante fatto di tre tackle e 4 palle intercettate.
Digne ha recentemente espresso il proprio desiderio di consolidare il proprio posto nella Francia di Didier Deschamps in vista dei prossimi Europei. Se riuscirà a ripetersi in questo modo, potrà tranquillamente realizzare il proprio sogno.
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