A ventiquattr’ore dal suo arrivo nella Capitale, Bruno Peres ha svolto il primo allenamento con i compagni di squadra e non ha nascosto davanti ai media la sua voglia di vincere e di competere per il titolo.
“La Juventus sarà per sempre una rivale per me. Dopotutto ho giocato con il Torino e ora sono venuto alla Roma”, ha dichiarato l’esterno brasiliano. “Abbiamo una squadra fortissima, con tanti calciatori di livello. Possiamo fare un anno migliore rispetto a quello passato e credo che si possa lavorare per vincere. Basta con la Juve che vince lo Scudetto, io non ce la faccio più. Ho detto a tutti che quest’anno lo Scudetto deve essere nostro e sono sicuro che con l’allenatore che abbiamo possiamo fare bene”.
Dopo due stagioni al Torino, Peres è arrivato in una squadra che già in passato lo aveva corteggiato in diverse occasioni.
“Ero in vacanza non ho saputo niente delle trattative sul mio conto, c’era il mio agente che stava lavorando per me. Quando mi ha detto di aver chiuso con la Roma ero contentissimo. Sono andato a dormire e quando mi sono svegliato c’erano diverse chiamate perse. Mi hanno detto “vai alla Roma a firmare il contratto”. Sono andato a dormire da calciatore del Toro e mi sono svegliato da giocatore della Roma. È una proposta che aspettavo da tempo, finalmente siamo riusciti a chiudere. So che è una grande squadra che mi darà l’opportunità di crescere e magari di vincere anche lo Scudetto. Giocare la Champions sarebbe importantissimo e indossare la maglia di un grande club come questo è un onore per me”.
Oggi primo allenamento con i compagni. Che impressioni hai avuto e cosa ti ha detto il mister?
“Sono contentissimo, sono stato abbracciato dai miei nuovi compagni, che mi hanno ricevuto molto bene. Sono contento di essere qui. Ho parlato un po’ col mister della tattica per capire come comportarmi nel suo modo di giocare a quattro. Gli ho detto che non è un problema e lui mi ha chiesto di lavorare sempre e di migliorare. Ora ho in testa solo questo”.
Sei stato corteggiato molto dai dirigenti giallorossi, ma dopo l’incontro tra Spalletti e Ventura a Trigoria le trattative si sono accelerate: è stato un caso?
“Sono contentissimo di essere qui e voglio rendere tutti i dirigenti felici grazie alle mie caratteristiche di gioco. Credo che Ventura abbia parlato bene di me: è un allenatore che mi ha aiutato a fare il salto di qualità”.
Quali sono le tue condizioni fisiche? Sei pronto per giocare sabato?
“Sono al cento per cento. Ho fatto il ritiro con il Toro, mi sono allenato e ho giocato anche una partita. Sono a disposizione del mister se vorrà farmi giocare. Sono pronto per aiutare la Roma contro l’Udinese”.
Perché la maglia numero 13?
“Io volevo la 33, ma l'ha scelta Emerson, che è anche un mio amico. L’importante non è il numero ma quello che farò sul campo”.
Raccogli l’eredità di ex giallorossi come Cafu e Maicon.
“Cafu e Maicon sono grandi calciatori, per me sono esempi, voglio far bene come loro. Voglio fare la storia qui”.
Anche a centrocampo ti trovi bene su entrambe le fasce?
“Per me la cosa più importante è aiutare la Roma, a prescindere dal ruolo. Non c’è problema, ho già giocato a tre, a quattro, a cinque, da terzino, da centrocampista: per me la cosa più importante è fare bene per la Roma”.
Confermo di aver preso visione della privacy policy.
© 2018/2024 Soccer S.r.l. – P.IVA 09305501000 - tutti i diritti riservati. I nomi AS Roma, i loghi e le immagini sono marchi registrati o non registrati di Soccer S.r.l. Tutti gli altri marchi possono essere di proprietà dei rispettivi titolari.