“Mi sento bene, ho ancora tanto da migliorare e con questo allenatore e questi compagni posso farlo”, ha dichiarato il 22enne argentino. “La squadra sta facendo bene, anche se purtroppo non siamo riusciti a vincere a Empoli, una partita molto importante”.
Arrivato nella Capitale nel 2014-15, Paredes ha passato la scorsa stagione in prestito all’Empoli e dopo un ottimo campionato è tornato in giallorosso.
“Mi sono trovato subito bene, mi hanno fatto sentire a mio agio. È difficile entrare in una squadra quando si viene dall’altra parte del mondo. Per fortuna mi sono inserito bene”.
Dal Boca alla Roma, da Riquelme a Totti, De Rossi, Strootman, Nainggolan: sei sempre stato circondato da calciatori forti a centrocampo.
“Sì sono fortunato ad averli al fianco perché posso imparare tantissimo. Riquelme è stato molto importante per me, sia a livello personale sia a livello professionale. Mi ha aiutato tantissimo e sono felice di averlo avuto come compagno e come amico”.
Come va con il numero 5? Sai che a Roma è una maglia molto importante…
“Sì lo so, me l’hanno detto. L’ho scelto perché in argentina è il numero del mio ruolo, per questo l’ho voluto prendere”.
Quanto è importante per un centrocampista avere un giocatore veloce come Salah davanti?
“Sicuramente è importante. Lui è molto veloce e ci sono anche altre alternative come El Shaarawy e Iturbe sempre veloci”.
Qual è la cosa che ti chiede di più Spalletti?
“Mi chiede sempre di far girare la palla velocemente e di far giocare la squadra. Io cerco di seguirlo in ogni partita”.
È arrivata la pausa: meglio così?
“Per me molto meglio, anche per tutti i compagni che non sono in nazionale: potersi riposare un po’ è molto importante”.
Al rientro si aprirà un ciclo importante, con Atalanta, Milan, Derby e Juventus…
“Non si deciderà nulla perché mancherà ancora molto, ma saranno sicuramente partite molto importanti, da vincere per restare sempre in alto”.
Qual è il tuo obiettivo per la stagione?
“Giocare tante partite e vincere con questa maglia, perché abbiamo tanti giocatori forti, con un allenatore forte”.
Dall’ultima pausa a questa pausa la Roma ha fatto più punti di tutti assieme all’Atalanta: siete un po’ più sicuri e convinti?
“Sì, anche i risultati lo dimostrano, ma dobbiamo sempre puntare a migliorare”.
Che ci dici della tua amicizia con Iturbe, Perotti e il clan degli argentini?
“Abbiamo un grande rapporto, siamo tutti argentini, c’è anche Fazio e stiamo sempre bene insieme”.
Com’era giocare alla Bombonera?
“È una cosa bellissima: è impossibile da raccontare, lo devi vivere per capirlo. Spiace non potere avere all’Olimpico i tifosi che ci spingono: cambierebbe tantissimo”.
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