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Spalletti su Totti, Dzeko e Strootman


“Totti è un genio”, “Dzeko ha fatto i progressi che doveva fare e ora ce lo godiamo” e “Strootman è un campione che tutti vorrebbero avere”. Luciano Spalletti ha raccontato così il suo rapporto con tre colonne della squadra giallorossa in una intervista rilasciata al sito della UEFA

Leggi qui alcune delle sue dichiarazioni sui tre giocatori romanisti.

Totti, che ruolo ha ancora nella Roma e com’è il vostro rapporto?

“Totti è stato, è, sarà tutto per la Roma. La soluzione che la Roma cerca è Totti, è una scorciatoia. Ha fatto vedere, l’anno scorso e questo, di poter ancora dare una mano alla squadra da un punto di vista tecnico, qualitativo e di creatività per la ricerca del risultato. Totti è un genio, non è solo un talento. Se riesci a sostenerlo come forza di collettivo di squadra, il calciatore geniale riesce a mettere questa qualità e questo genio dentro le giocate. Chiaro che se la squadra non ha il possesso della palla e della partita, diventa più difficile. Per cui vanno solo fatte queste valutazioni, che sono corrette per un calciatore della sua età”.

lucio edin

Edin Džeko, come l’ha recuperato?

“Io non ho recuperato niente, perché poi è sempre il calciatore che fa la differenza. Io gli posso far trovare un ambiente migliore dove lui può riconoscere le sue qualità o posso tentare di far crescere un ambiente che permetta a questi calciatori di poter evidenziare le proprie qualità. Io penso che la differenza con Edin sia stata quella di farlo sentire più a casa sua: i tifosi della Roma hanno cominciato ultimamente ad apprezzarlo, anche perché lui ha fatto la prima mossa. La prima mossa di Edin è stata quella di dirmi “Mister, io voglio rimanere alla Roma, voglio far vedere quello che è il mio valore”. Per me è stata la risposta che volevo sentire. Io non gli ho dato una mano l’anno scorso, perché una volta l’ho sostituito mettendo Totti ed era il momento in cui lui non andava bene: la sua uscita con lo stadio che fischiava, l’entrata di Francesco con tutto lo stadio che applaudiva. Quello è stato un errore importante da parte mia, me ne sono reso conto. Quest’anno non l’ho più fatto, mi ero ripromesso che era una cosa che non dovevo più fare anche se poi mi può portare il risultato. Abbiamo alleggerito questo discorso qui, nel senso che non è più diventato un conflitto - o gioca Totti o gioca Džeko - perché durante la preparazione quest’anno li ho fatti giocare spesso insieme e Totti ha fatto degli assist importanti per Džeko. E poi quando li ho messi insieme contro la Sampdoria, che hanno ribaltato il risultato. Quello è stato un altro momento importante. Quando uno come De Rossi gli ha concesso di battere il rigore contro il Sassuolo e lui ha fatto gol: questo è un altro segnale. Edin ha fatto quei progressi che doveva fare e ora con lui la situazione è a posto. Anzi, ora noi ci godiamo i vantaggi”.

lucio kevin

Strootman: quanto è importante per lei riaverlo in squadra, visti i problemi fisici che ha avuto, e quanto è importante Strootman per far girare la Roma?

“Strootman è un giocatore eccezionale, una persona bellissima sotto tutti gli aspetti. Basta vedere con che voglia e partecipazione emotiva si allena, che mette anche dentro il quotidiano, non solo nelle partite. E’ uno veramente degli uomini squadra che ti determina quello che è il ritmo, che si fa sempre trovare pronto la domenica: se sei pronto, vinci. Se non sei pronto, non lo sai quello che è il risultato. Con giocatori come Strootman sei sempre pronto, perché lavori nella maniera corretta. E’ una persona serissima, un campione che tutti vorrebbero avere nella propria squadra. Tu dici dove potrebbe stare Strootman? Barcellona, Bayern Monaco… ce lo butti dentro e Strootman è di quelli lì, vedi che è un giocatore che può giocare in quelle squadre. Per cui, hai detto tutto”.