Domenica l’arrivo nella Capitale, lunedì la firma del contratto lunedì e l’ottima prestazione nell’amichevole contro il Latina mercoledì. Nonostante sia giallorosso da poco più di cinque giorni, Thomas Vermaelen ha dimostrato di essersi ambientato subito bene nella sua nuova squadra.
“Si respira una buona atmosfera nello spogliatoio e sono stato accolto con molto calore”, ha dichiarato il difensore belga nella conferenza stampa di presentazione. “Evidentemente mi aiuta anche il fatto di conoscere già qualche compagno di squadra. Anche gli allenamenti stanno andando molto bene, sono rimasto veramente impressionato dalla qualità di questo gruppo. Sono soddisfatto anche della partita giocata, ovviamente siamo nel precampionato ma per me era importante mettere minuti nelle gambe. Direi che per il momento tutto procede per il meglio”.
Nella sua avventura all’Arsenal, Vermaelen ha già fatto esperienza con un playoff di Champions League e ora dovrà fare lo stesso con la sua Roma, nella sfida contro il Porto.
“Ovviamente c’è tata pressione per partite del genere, che sono molto importanti per i calciatori e per il Club. Tutti vogliono giocare la Champions League, è il motivo per cui siamo qui e siamo abituati: un professionista sa come gestire pressione e responsabilità. Mi è capitato un paio di volte in passato di giocare un playoff con l’Arsenal e so di cosa si tratta, dobbiamo arrivare alla partita con la massima fiducia e battere il Porto”.
Cosa ti chiede Spalletti nel tuo ruolo?
“Ho già avuto modo di parlare con lui, per me è molto importante in questo momento conoscere meglio la sua idea di gioco. Nel complesso è tutto molto simile alle mie squadre precedenti in cui ho giocato, al mister interessa iniziare la manovra da dietro, palla a terra, cosa alla quale sono già abituato, ma sono sicuro che nel corso delle settimane potrò capire ancora meglio cosa vuole”.
Cosa pensi della Premier League che sta per iniziare?
“Il campionato inglese è difficilissimo, un grandissimo torneo, molto fisico. Basta vedere gli investimenti che i Club hanno fatto per capire quanto sia competitivo. Poi è chiaro che tutti i campionati hanno i loro pro e i loro contro, quello inglese però si caratterizza per la difficoltà di ogni singola partita. Forse quello di quest’anno è il più difficile di sempre”.
In Italia la Juventus ha vinto gli ultimi 5 campionati c’è spazio per una squadra come il Leicester qui?
“Può succedere ovunque. In Italia se guardo alla rosa della Roma direi che è molto forte, in grado di vincere, dobbiamo crederci e giocare con la massima fiducia per poter raggiungere i nostri obiettivi”.
Ti trovi meglio a giocare a quattro o a tre?
“Non sta a me scegliere, spesso ho giocato a quattro nella mia carriera, ma nel Barcellona mi è anche capitato di dover giocare a tre, dove il centrocampista arretra e si inserisce nella linea arretrata. Penso sia meglio praticare entrambe le linee durante gli allenamenti, soluzione importante per le partite in cui può capitare di passare da un sistema all’altro”.
Sei pronto a dare il cento per cento da subito dal punto di vista fisico?
“Al momento mi sento bene fisicamente, non ho alcun tipo di problema. Ho iniziato la preparazione estiva circa due settimane fa, ma sto lavorando duro per migliorare sempre di più. Giocare gli Europei per me è stato importante, soprattutto per prendere il ritmo partita, ho giocato quattro partite su cinque. È molto importante per un calciatore mettere minuti nelle gambe per poter tornare in forma, cosa che nelle ultime due stagioni per qualche motivo non è stato possibile, ma l’unico modo per poter trovare la miglior condizione è giocare sempre più partite”.
Luis Enrique ti ha raccontato qualcosa della Roma?
“Non ho avuto modo di parlarci della Roma perché il mio trasferimento è avvenuto molto velocemente”.
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