La Roma è tornata a fare bottino pieno con un importantissimo 2-1 sull’Inter nella gara disputata domenica sera allo Stadio Olimpico.
Il nostro opinionista si è soffermato su cinque punti chiave della partita…
Wojciech Szczesny sta continuando a dimostrare perché Spalletti lo stimi così tanto. Sin dall’inizio della sfida dell’Olimpico, il polacco ha sfoggiato la sua abilità nel controllare l’area di rigore, le sue capacità nel bloccare i tiri e gli ottimi riflessi che gli hanno consentito di tenere a bada gli attacchi nerazzurri.
Sebbene non sia riuscito a mantenere la porta inviolata, l’ex portiere dell’Arsenal ha ancora una volta fatto registrare una prova più che positiva. L’incredibile parata con la mano destra sull’insidioso pallonetto di Antonio Candreva è stata senz’altro l’azione saliente della sua serata.
Dopo essere stato utilizzato come terzino sinistro nelle ultime settimane, Bruno Peres è tornato a ricoprire il suo ruolo naturale, quello di terzino destro. E il brasiliano non ha deluso le attese, dando un enorme contributo sia in fase difensiva che in quella offensiva. Fermare Ivan Perisic non è certo semplice, ma la disciplina tattica di Peres, la sua capacità di leggere l’azione e l’abilità nel decidere in poco tempo se mantenere la posizione oppure contrastare l’avversario gli hanno consentito di vincere il duello con il croato.
In attacco, Peres ha formato un duo dinamico con Mohamed Salah, che spesso e volentieri ha impensierito il terzino sinistro dell’Inter, Davide Santon. Il miglior esempio di come i due riuscissero a incastrarsi perfettamente è stato lo scambio che ha poi consentito a Peres di fornire un assist al bacio per la successiva rete di Dzeko.
Con il quinto gol in sette partite di campionato, Dzeko ha confermato nuovamente il suo stato di grazia, ma è stata la sua prestazione a tutto tondo a rivelarsi fondamentale nella vittoria sull’Inter. In qualità di punto di riferimento dell’attacco nerazzurro, il bosniaco si è dimostrato abile ed astuto nel tenere alta la palla oltre che nel dominare i duelli aerei (vincendone otto) e nel passare la palla in maniera precisa, rivelandosi un incubo per la difesa nerazzurra.
Non sorprendono quindi le parole al miele di Spalletti nel post-partita.
“È dall’inizio della stagione che ripeto che la Roma ha bisogno di un giocatore come lui” – ha affermato il tecnico toscano. “Un attaccante della sua stazza ti dà diverse opzioni: può essere utilizzato per scardinare la difesa avversaria oppure sfruttato sui lanci lunghi in area. Edin è molto abile tecnicamente, oltre a essere veloce. È una persona meravigliosa e un ottimo calciatore. E stasera siamo tutti contenti perché abbiamo battuto una grande squadra”.
Oltre ad aver realizzato il gol decisivo al minuto 76, l’incredibile lavoro fatto per contenere il fuoriclasse nerazzurro Mauro Icardi si è rivelato fondamentale per portare a casa i tre punti. Prima della gara il difensore greco l’aveva detto: “Farò il mio lavoro e fermerò Icardi”.
E, bisogna dirlo, Manolas ha rispettato la parola data, annullando in maniera impeccabile il letale attaccante argentino.
Sebbene Manolas sia stato coadiuvato al meglio da Federico Fazio quando è stato necessario, il difensore greco ha “infastidito” Icardi per tutto l’arco dell’incontro, assicurandosi che l’argentino non riuscisse a ricevere palloni facili. Il fatto che Icardi non abbia mai tirato nello specchio, oltre ai cinque intercetti, i nove disimpegni e il tiro bloccato fatti registrare dal difensore giallorosso nella gara di domenica, corroborano la sua eccellente prestazione.
La scelta di Spalletti di schierare Florenzi da centrocampista centrale avanzato si è dimostrata astuta e azzeccata. Gli intelligenti movimenti del romano, che creavano ottimi spazi per gli attaccanti dopo che il suo diretto avversario, Gary Medel, veniva trascinato fuori posizione, assieme al grande lavoro effettuato e alla sua mobilità, hanno inciso efficacemente sull’andamento della gara.
Il cambio di ruolo ha colto i nerazzurri di sorpresa e Florenzi ha potuto frequentemente inserirsi negli spazi, completandosi al meglio con gli altri attaccanti giallorossi e dimostrandosi così fondamentale in fase di avanzamento della manovra.
L’assist per il gol decisivo di Manolas è stata la giusta ricompensa per il lavoro svolto in campo.
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