Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
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La Primavera si racconta: 6 cose da sapere su Lorenzo Grossi


Oggi a raccontarsi è colui che ha realizzato il rigore decisivo nella Finale Scudetto contro la Juventus: Lorenzo Grossi…

Oggi a raccontarsi è colui che ha realizzato il rigore decisivo nella Finale Scudetto contro la Juventus: Lorenzo Grossi…

1. “Il mio primo ricordo calcistico è legato a delle fotografie della mia prima volta allo stadio: avevo solo due o tre anni e mio padre mi portò a vedere la mia prima partita. Ovviamente non ricordo nulla in maniera diretta, neanche che partita fosse, ma lego a quelle foto il mio primo contatto con il calcio”.

2. “Da bambino, come tutta la mia famiglia, tifavo Roma. Il mio primo idolo è stato Francesco Totti, per gli anni in cui lo sto vivendo ma anche per i racconti di mio padre: me ne parlava sempre, durante ogni partita. Il simbolo di Roma, il Capitano”.

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3. “Il calcio è lo sport che pratico da sempre: ho iniziato a giocarci a quattro anni e mezzo. Sono stato per sette anni alla Vivace Rocca Priora, poi per due anni ho giocato al Tor Tre Teste e infine la Roma, per la quale gioco per la sesta stagione”.

4. “Il mio primo ruolo era quello di trequartista, poi gradualmente sono diventato centrocampista arretrato e difensore centrale. I miei punti forti sono la fisicità e la mia abilità nelle letture difensive, mentre penso di dover migliorare nel palleggio e nella tecnica”.

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5. “Nel mio percorso ho cercato di prendere sempre il meglio da tutti gli allenatori che ho avuto, ma ciò che è stato fondamentale per me è stato il sostegno costante della mia famiglia. Ora il mio obiettivo è di riuscire a esordire in una partita ufficiale con la Prima Squadra e di rimanerci in pianta stabile e il più a lungo possibile”.

6. “Il calciatore che ammiro di più nel mio ruolo è Sergio Ramos, per il suo anticipo e la sua furbizia nel capire preventivamente come si svilupperà l’azione. In più è un grande campione, punto fermo sia del Real Madrid sia della nazionale spagnola. Quello più forte di sempre non può che essere Messi: è un extraterrestre, non c’è nessuno che abbia fatto o che possa fare quello che lui fa abitualmente da anni”.