Tre cose che abbiamo imparato dal 7° turno di A

La settima giornata di Serie A è stata estremamente positiva per i tifosi giallorossi: la vittoria per 2-1 della Roma sull’Inter ha proiettato la squadra giallorossa in terza posizione a una sola lunghezza dal Napoli.

Ma come sono messe anche le altre squadre dopo aver disputato un quinto del cammino di questa stagione?

C’è speranza anche per chi gioca in trasferta…

La vita per le squadre impegnate in trasferta si è finora rivelata difficile; in ogni giornata, infatti, vi sono stati al massimo tre incontri in cui le squadre ospiti sono riuscite a raccogliere punti. Questa settimana, invece, Chievo, Lazio, Juventus e Genoa sono riuscite a fare bottino pieno rispettivamente contro Pescara, Udinese, Empoli e Bologna.

A infondere fiducia alle squadre che saranno impegnate prossimamente fuori dalle mura amiche, è il fatto che tre delle sopracitate vittorie sono state conquistate realizzando più di un gol, spiegando inoltre perché, a eccezione del Bologna, le squadre sconfitte si trovino tutte in zona retrocessione.

In poche parole: il campionato sta iniziando a livellarsi e col passare delle settimane, vedremo probabilmente le squadre sulla carta inferiori lasciare punti per strada nelle gare casalinghe. Le prime giornate, tuttavia, hanno dimostrato come nessuno (nemmeno le “big”) possano dare nulla per scontato.

Le sorprese tendono a scarseggiare

Quanti risultati sono stati realmente sorprendenti in questo fine settimana? Forse la sconfitta del Napoli a Bergamo; gli uomini di Sarri non sono riusciti a violare la porta atalantina e hanno subito la prima sconfitta della stagione. A parte questo, nessun altro risultato ci ha fatto sobbalzare sul divano.

Il Milan e il Sassuolo si sono scambiati i favori prima che gli uomini di Montella ribaltassero lo svantaggio con tre gol in rapida successione a metà della ripresa. Sembra giusto il pareggio tra Sampdoria e Palermo, due squadre in difficoltà relegate nelle zone basse della classifica, mentre il Cagliari è riuscito a conquistare la terza vittoria stagionale grazie al 2-1 contro il fanalino di coda Crotone.

Nemmeno la vittoria interna del Torino sulla Fiorentina può essere considerata sorprendente, visto che gli ospiti stanno faticando dall’inizio della stagione e la squadra di Mihajlovic, come sa bene la Roma, debba ancora essere sconfitta sul proprio terreno di gioco.

È il campionato degli attaccanti

Dei sei giocatori che hanno fatto registrare almeno cinque gol in questa stagione, solo Callejón non rientra nei canoni della punta pura. Gli altri, invece, ci rientrano eccome: Edin Dzeko della Roma, Andrea Belotti del Torino, il duo argentino formato da Gonazlo Higuain e Mauro Icardi e Carlos Bacca del Milan.

Callejón e Belotti non sono andati a segno questo fine settimana, mentre Icardi, come stabilito dalla Lega, si è reso protagonista dell’autogol che ha portato alla vittoria della Roma. Gli altri tre sono andati a rete assieme a Giovanni Simeone (il figlio di Diego), Ciro Immobile e Paulo Dybala.

Gli attaccanti stanno dominando il campionato in questo inizio di stagione, mentre gli esterni stanno avendo qualche difficoltà in più rispetto alla scorsa annata a livello realizzativo.

Cosa significa tutto questo per la Roma?

Dal punto di vista della Roma, il weekend ha confermato la tendenza di inizio stagione: i giallorossi hanno infatti di nuovo conquistato i tre punti in casa, negando la vittoria alla squadra ospite. Le cinque reti di Dzeko non testimoniano solamente l’ottimo stato di forma del bosniaco ma anche come il campionato sia per il momento ad appannaggio delle punte pure.

Quello che la Roma deve fare, ora, è cercare di invertire il trend che vuole le squadre ospiti restie a conquistare punti in trasferta, a cominciare dalla sfida di sabato prossimo al San Paolo contro il Napoli.

“Abbiamo perso troppi punti in trasferta e una squadra come la Roma non può permetterselo” – ha dichiarato Strootman dopo la vittoria di domenica. “Il terreno di gioco è uguale anche in trasferta, così come lo sono gli arbitri. L’unica cosa che cambia sono i tifosi. Siamo dei professionisti, dobbiamo fare il nostro lavoro anche fuori casa e conquistare punti”.