Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
Stadio Giuseppe Sinigaglia
Como
Roma
Como
Roma
IT
Home Notizie

Frame: Strootman, riso amaro

Frame: Strootman, riso amaro

Riso amaro. Perché la Roma non ha vinto. Perché per uno come lui viene prima di tutto la squadra, poi eventualmente le glorie personali. Perché i tre punti a Cagliari erano un bel digestivo, soprattutto dopo il Porto

Ride amaro, Kevin Strootman, per essere andato a segno facendo tremare la traversa e per aver dato un dispiacere al portiere avversario Storari, che urlava come un ossesso e sarà tornato a casa svociato. Quel gol sembrava l'acuto di Batistuta a Lecce nel 2000, 16 anni fa.

Le similitudini con quell'episodio non mancavano: l'argentino timbrò alla seconda giornata di campionato, in trasferta, in maglia bianca, persino dentro la stessa porta e con una carambola simile pure se da una posizione diversa. Un “dejà-vù”? Non oggi. Non questa volta. Non è il momento di celebrazioni, similitudini o allusioni. Maledizione.

Ride amaro, Kevin, per essere tornato al gol in campionato dopo 952 giorni, da un Roma-Livorno 3-0 del 18 gennaio 2004. Prima del terribile infortunio e dello stop che ha tenuto il centrocampista olandese lontano dai campi per tanto, troppo, tempo.

Ride amaro per quelli che dopo la sua rete avranno esclamato, postato, twittato, instagrammato: “Bentornato, Kevin”. Già, perché lui si sentiva tornato da tempo, finora ha giocato sempre dall'inizio. Insieme a Nainggolan era stato uno degli ultimi ad arrendersi contro il portoghesi, provandoci in ogni modo.

Al termine della disfatta Champions aveva dichiarato: “Si vince tutti e si perde tutti”. Vero, normale, naturale, giusto. A Cagliari non si è vinto, né perso. È finita 2-2. Riso amaro.