Ecco le parole del presidente giallorosso.
“Stiamo lavorando sullo stadio da quattro anni ormai, era già stato approvato dalla Città e ora è a livello regionale: è una gran cosa. L’incontro con il Sindaco è stato fantastico, abbiamo parlato di tante cose, dello stadio, della Società, di quello che vogliamo fare per Roma con Roma Cares, Football Cares e le strutture sportive. Non ci sono stati problemi particolari nel processo. In realtà la città ci è stata molto vicina, è stata grandiosa, così come il governo nazionale. Alcune problematiche sono state legate alle nostre tempistiche. Però siamo pronti ad andare avanti, siamo a posto e abbiamo 40 mila pagine di dossier. Abbiamo parlato con Zingaretti e con il Sindaco, speriamo di poter iniziare i primi lavori a marzo”.
“Non mi sono occupato di questo aspetto con il Sindaco, ma ne abbiamo parlato diverse volte in passato a Roma quando si è parlato di coinvolgere la città nel discorso Olimpiadi e come club abbiamo deciso di offrire gratuitamente le nostre strutture per l’Olimpiadi. Io amerei vedere l’Olimpiade a Roma. Forse non sapete che anche Boston voleva le Olimpiadi e quindi ero un po’ in un conflitto interiore, se appoggiare Roma o meno. Sarebbe bellissimo vedere l’Olimpiade a Roma, ma ci sono tante decisioni che vanno prese. Speriamo di avere lo stadio e di poter aiutare Roma non solo per l’Olimpiade ma proprio per la città”.
“Francesco e io non abbiamo parlato molto del suo futuro. Ci sono tante questioni, il suo stato fisico in primis e poi sicuramente rimarrà con noi in un ruolo da dirigente. Nonostante tutto quello che veniva scritto nei media, a dicembre scorso ci eravamo parlati e poi ancora in primavera e ci siamo detti “parliamone a fine stagione, vediamo come stai fisicamente, come ti senti e poi prendiamo una decisione”. La scelta è stata quella di tenerlo in campo ed è bellissimo vederlo lì. E poi, tra le altre cose, Francesco è stato importantissimo per la squadra e per la città di Roma, ma voglio continuare a dire che noi siamo una squadra, senza la presenza degli altri dieci in campo non accadrebbe nulla. Io guardo la squadra, gli altri lavorano assieme a Francesco e Francesco lavora per loro. So quanto è importante per la città ma noi dobbiamo guardare alla figura complessiva, alla squadra".
"Com'è visto in America? Francesco non può camminare per strada nemmeno lì. Non è proprio come Roma, però è davvero molto divertente vedere come la gente faccia di tutto per raggiungerlo per strada. Dicono a un certo punto “Ma quello è Francesco Totti?!”. Quindi è molto riconoscibile”.
“Luciano è un personaggio interessante, lavora moltissimo, più duramente di alcuni che ho conosciuto nel mondo dello sport: è sempre a Trigoria, praticamente vive a Trigoria. Ha un bellissimo staff che lo supporta. L’anno scorso a dicembre ho parlato con tanti manager e due di questi allenatori mi hanno detto che secondo loro Spalletti sarebbe stato il migliore allenatore al momento dal punto di vista tattico. E che l’appoggio che gli sarebbe stato dato da Roma città sarebbe stato ideale. Abbiamo praticamente giocato sempre bene. Con lui siamo riusciti a giocare bene anche in nove. Mi piacerebbe che Luciano restasse a lungo. Abbiamo un ottimo rapporto, ha un ottimo rapporto con Francesco e ha anche un grande rapporto con lo spogliatoio. Luciano crede in questa squadra e ritiene che abbia più personalità di qualunque altra squadra allenata da lui in passato”.
“Sì, credo che all’inizio dell’anno in qualunque tipo di sport ci sia sempre qualcuno designato come favorito. Certo, la Juve ha un’ottima squadra, però noi dobbiamo giocarci ogni partita. Se le giochiamo quelle partite le vinciamo. Ci saranno solo un paio di partite contro la Juve e di solito a volte vincono loro a volte vinciamo noi. Ogni weekend c’è un match e noi non abbiamo paura di loro, sicuramente li rispettiamo, è una grandissima squadra, una grandissima società. Abbiamo appena iniziato, è troppo presto per parlare di titolo”.
“Anzitutto ho pensato una cosa: durante i 90 minuti la Roma ha giocato benissimo, putroppo senza riuscire a trovare il gol. È una delle partite in cui abbiamo giocato meglio. Avremmo sicuramente meritato il pareggio. Per quanto riguarda la rete decisiva, tutti i replay dimostrano che era fuorigioco. Questa partita non ci cambierà il percorso in campionato, succede, è il mondo dello sport. Ho imparato tanto tempo fa, anche a mie spese, che se dici qualcosa contro gli arbitri rischio di essere multato. So bene che quando si parla di arbitri è meglio non parlare. Ho pensato che alcune cose fossero ridicole, ma non mi sognerei mai di dire a un arbitro che è ridicolo. Ci sono le prove del fatto che non ho mai scritto un messaggio del genere, quando ho letto sul giornale il titolo "ridicolo" mi è sembrato assurdo: il testo del giornalista era corretto con quello che avevo detto veramente, ma il titolo riportava un’altra cosa. La gente legge solo i titoli alcune volte e questo era molto lontano dalla verità. Mi dispiace se c’è stata la percezione che io abbia detto qualcosa contro l’arbitro, ma non c’è stato nessuno di tutto loro. A volte gli errori vengono commessi, ma non credo ci siano stati molti errori a nostro favore”.
“Non è detto che io sia necessariamente felice dell’arrivo di proprietà straniere. Non importa che siano italiani o stranieri. Porto rispetto: l’importante è che siano buoni per la Serie A. Se Inter e Milan hanno nuove proprietà, se fanno cose bene come successo al Bologna è ottimo per il campionato. Avere la Serie A tra i migliori campionato del calcio è la cosa migliore. La Serie A è veramente sottovalutata al momento dal punto di vista internazionale. Ha tantissimi tifosi negli States e in Asia. Ovunque io vada i tifosi mi parlano della Roma, in Egitto e in Indonesia. Noi dobbiamo essere molto più bravi per promuovere il nostro campionato. La Serie A ha un gran futuro davanti, ma credo che le squadre debbano iniziare a essere più unite e ad avere una strategia migliore Sia con i proprietari che ci sono al momento, sia con quelli futuri”.
“Credo che i tifosi siano la squadra, noi siamo i proprietari, ma se non avessimo i tifosi non avremmo nulla. Noi siamo stati molto aperti con loro, vorremmo che tornassero allo Stadio e che si divertissero come prima. Perché la squadra ne sente la mancanza. La Curva Sud ne è un esempio. Noi non controlliamo lo Stadio Olimpico, non controlliamo la sicurezza, ne abbiamo parlato diverse volte di questa questione. Ci stiamo pian piano arrivando a ottenere dei risultati. Siamo molto frustrati da questo punto di vista. Sarebbe bello poter far tornare i tifosi allo stadio con uno schiocco di dita. Quando avremo il nostro Stadio, dovremo seguire tutte le regole della città, ma avremo la nostra security e tutti i dispositivi necessari per la sicurezza delle persone”.
“Ne abbiamo parlato molto quest’estate e anche un anno fa. Sapevamo che era un grande talento, ne abbiamo parlato anche con lui. Può esser un grande leader. Lavora veramente tanto durante gli allenamenti, si impegna molto. Arrivare alla Serie A dopo della Premier League non è così facile. È molto diversa tatticamente, ti ci devi abituare. Ci vogliono sei mesi, un anno. Forse ha mancato qualche colpo, però controlla bene lo spazio in campo. Quest’anno credo che sia più forte. Essendo così grande i difensori trovano normale cercare il contatto fisico con lui e spesso non gli viene nemmeno fischiato fallo. Non ho niente contro gli arbitri comunque, spesso magari vedono un giocatore più piccolo che va su di lui e ritengono che non sia fallo”.