Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
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Spalletti: “La squadra è tosta e ha reagito”

Spalletti: “La squadra è tosta e ha reagito”

Quattro gol e partita dominata: contro la Fiorentina è arrivata la dimostrazione di forza che ci si aspettava dalla Roma

Quattro gol e partita dominata: contro la Fiorentina è arrivata la dimostrazione di forza che ci si aspettava dalla Roma.

“C’erano dubbi e insinuazioni sul nostro rendimento ultimamente”, ha dichiarato Luciano Spalletti al termine del match. “Rischia di diventare difficile reggere in certe situazioni. La squadra però è tosta e ha reagito. Abbiamo fatto una partita fisica e di carattere: dal trentesimo del primo tempo siamo andati a prenderli alti. Rudiger e Manolas nei cambi di posizione di marcatura sono andati con forza a dare aggressività alle nostre giocate, senza concedere il fianco. I miei l’hanno vinta anche dal punto di vista fisico la partita stasera”.

Nel poker è arrivata la doppietta di Edin Dzeko, che ha siglato la rete dell’1-0 e quella del definitivo 4-0, assieme alla prima rete di Fazio in Serie A e a quella di Radja.

“Stasera non importa dire niente a Dzeko perché il carro è pieno: sono tutti risaliti sopra. Quando invece sbaglia gol scendono tutti sotto. Stasera non bisogna dirgli niente perché con il carro pieno quelli che gli invieranno i commenti positivi non mancheranno”.

Prestazione straripante, sia dal punto di vista mentale, sia dal punto di vista fisico.

“Questa è la cosa più importante da mettere fuoco, senza dubbio. La squadra ha avuto la giusta reazione e ha pulito qualsiasi dubbio che fosse entrato qualche fattore a interrompere la forza della Roma. Con questa prestazione qui i nostri giocatori hanno dato adito a un pensiero corretto e cioè che la Roma è presente".

All’Olimpico 14 vittorie di fila e oggi i tre punti sono arrivati contro un avversario non semplice.

“Noi stiamo facendo un grande campionato, come il Napoli. La Juventus invece lo sta facendo grandissimo. Abbiamo l’obbligo di provarci fino in fondo. Nello sport ci sono periodi in cui si rischia di entrare in confusione o in difficoltà di risultati, ci sono 12 partire in 40 giorni. Nel Superbowl abbiamo visto cosa può succedere. Qundo gli altri si abbassano bisogna farsi trovare pronti, sempre”.

“Noi dobbiamo far le cose in maniera professionale e corretta. Da domattina ci si allena, si fa vedere alla squadra l'applicazione e la determinazione dimostrate in ogni duello stasera. Per poi giocare domenica cercando di essere uguale a stasera”.

Come si riesce a prendere il meglio da un giocatore come Radja quando gli si chiede di fare il trequartista che è un ruolo non suo?

“Se a Radja proponi la situazione di poter fare più gol ci va con la convinzione giusta lì davanti, perché alla rete si dà sempre maggior risalto. Penso sia stato facile passargli certi messaggi: quando a un giocatore si dice di tornare indietro e di faticare di più non è così semplice. Radja ha forza, fa questi controlli a entrare senza farsi risucchiare dal mediano. E poi diventa difficile prenderlo. Ha anche l’ultimo passaggio tra le sue possibilità. Ovviamente qualche volta se la prende comoda e rimane lì davanti, ma ha le potenzialità, polmoni e gambe per far recuperi come ha dimostrato questa sera. Può essere l’uomo in più della squadra in certe situazioni”.