Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
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Frame: Totti, dal tramonto all'alba

Frame: Totti, dal tramonto all'alba

Per raccontare Roma-Sampdoria dell'11 settembre 2016 si può andare a ripescare un film del 1996, intitolato “Dal tramonto all'alba”. Regia di Robert Rodriguez, sceneggiatura di Quentin Tarantino...

Per raccontare Roma-Sampdoria dell'11 settembre 2016 si può andare a ripescare un film del 1996, intitolato “Dal tramonto all'alba”. Regia di Robert Rodriguez, sceneggiatura di Quentin Tarantino. George Clooney, Harvey Keitel, Juliette Lewis, Salma Hayek e lo stesso Tarantino sono gli attori che compongono il cast.

Bene. All'inizio è un thriller in piena regola, con due fratelli fuggitivi dalla galera che scappano verso il Messico alla ricerca della libertà. Dopo una serie di depistaggi e vicissitudini, riescono a sconfinare prendendo in ostaggio una famiglia in vacanza con il camper. Per prendere alloggio a El Ray devono incontrarsi con un narcotrafficante del posto che riceverà danaro in cambio della loro permanenza nel nuovo stato. L'appuntamento con il tizio è all'alba, in un locale frequentato da camionisti, il “Titty Twister”. Un posto per uomini, con spogliarelliste e alcol a fiumi. A un certo punto, dopo una zuffa che si scatena tra i fuggitivi e alcuni proprietari, si vede sui tavoli qualche goccia di sangue. Un dettaglio che trasforma le ballerine e i signori del “Titty Twister” in vampiri assatanati di carne umana.

A questo punto la pellicola diventa un mix tra horror e splatter, lasciando pochi sopravvissuti nel finale. Due film in uno. La stessa cosa che si è vista all'Olimpico.

Prima parte complicata, con il gol del vantaggio di Salah rimontato dai blucerchiati in meno di una frazione. Sembrava che il momento negativo non volesse proprio abbandonare la causa romanista. E poi? Poi arriva la pioggia, quasi a sanare tutto. A rimettere ordine. Una sorta di bufera d'acqua purificatrice si scatena sull'Olimpico rischiando di interrompere in anticipo la partita. Si gioca? Non si gioca? Forse sì, forse no. Alle 16.55, la decisione dell'arbitro Giacomelli è irremovibile: “Si riprende”. Il terreno è in buone condizioni. E poi c'è quel dettaglio che cambia lo scorrimento. Come nel film. È l'ingresso in campo nella ripresa del capitano, Francesco Totti, all'esordio stagionale.

Una sostituzione che sovverte il destino delle cose naturalmente, un effetto magico. Il pubblico pare raddoppiarsi sugli spalti, i giocatori entrano con un altro piglio. Il 10 si traveste ancora una volta da Superman come fece con il Torino, quando permise alla Roma di vincere segnando due gol in tre minuti. La storia si ripete. Il numero dieci mette a disposizione tutto il suo repertorio di classe infinita, regalando alla squadra nuova linfa. E la formazione di Spalletti diventa irresistibile, tambureggiante, creando occasioni da rete a non finire, la maggior parte vanificate da un Viviano formato Benji Price. Ma non basta, al portiere blucerchiato, il pomeriggio di grazia. I giallorossi pareggiano prima con Dzeko e vincono al novantatreesimo su rigore trasformato da Totti. Sì, Totti. Quello che ha cambiato ancora una volta il volto della Roma in un istante.

Roma-Sampdoria 3-2. Due film in uno. Dal tramonto all'alba.