A quasi 40 anni, sta giocando la sua 25esima stagione con la maglia della Roma e in un’intervista al Guerin Sportivo, ha riflettuto sui suoi successi e sulle speranze per il 2016-17.
“Per un giovane è difficile immaginare una carriera così lunga,” ha dichiarato il Capitano. “Ma devo ammettere che sin da bambino ho avuto un solo sogno quello di attraversare tutta una carriera con la sola maglia che ho sempre amato”.
Molti tuoi colleghi hanno smesso molto prima di te: cosa ti spinge a sentirti ancora un atleta?
“Io credo che il segreto del mio successo siano state la passione e le emozioni che mi trasmetteva il pallone. Per me non è stato un peso anche se ho dovuto fare dei sacrifici. Ho sempre cercato di vivere la professione con un po’ di disincanto e con la capacità di divertirmi sul campo”.
Quanto è diverso l’ambiente di Trigoria rispetto a quando hai iniziato?
“È normale che le cose cambino in tanti anni. Tutto si evolve, il calcio non si ferma al rettangolo di gioco e Trigoria giustamente si è adeguata. La struttura e lo staff devono sempre essere all’avanguardia e la nostra Società si sta facendo trovare pronta”.
Potrebbe essere stato il tuo ultimo precampionato: hai faticato più degli ultimi anni?
“No. Semmai ha messo tutto me stesso. Come sempre”.
Juventus, Napoli e Inter si sono rinforzate. La Roma a che punto è?
“La Juventus viene da cinque scudetti consecutivi, si è rafforzata ed è normale che parta un gradino sopra a tutti. Ma noi non ci sentiamo certo sconfitti in partenza e faremo di tutto per ribaltare i pronostici e dare una grande gioia ai nostri tifosi. È chiaro che non dovremo guardarci da una sola squadra, perché come sottolineate voi, ci sono altri club in lotta”.
Riuscirai a continuare con l’entusiasmo che ti ha permesso di fare l’exploit della fine dello scorso campionato?
“E altrimenti cosa continuo a fare?”.
Come sono i rapporti con Spalletti?
“C’è massimo rispetto dei ruoli, sono sicuro che il mister possa fare grandi cose con noi. Io sono ovviamente a disposizione nel momento in cui mi dovesse chiamare in causa. Spero ci attenda una grande stagione insieme”.
Cosa ti ha detto Pallotta a Boston?
“Il Presidente è sempre stato affettuoso quando ci siamo incontrati. Non sempre bisogna parlare la stessa lingua per percepire il feeling umano”.
Stai pensando alla partita di addio o preferisci non farlo?
“È ovvio che prima o poi dovrò pensarci, ma per ora non voglio farlo”.
Cosa ti aspetti da questo campionato?
“Mi aspetto una stagione intensa dove daremo battaglia. In generale spero che possa essere un campionato più equilibrato rispetto agli ultimi”.
Il giovane che nella Roma ti ha colpito di più?
“Non voglio fare un nome solo, abbiamo tanti giovani interessanti in più ruoli. Mi piace però ricordare che siamo campioni d’Italia con la Primavera. Credo che i nostri giovani possano crescere acanto a chi ha più esperienza”.
Quale sarà la squadra rivelazione?
“Non so se si può parlare ancora di rivelazione, ma credo che il Sassuolo del mio amico Di Francesco possa essere una mina vagante”.
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