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Spalletti: “Con il Viktoria ci sarà un po’ di turnover ma l’importante è giocare bene e vincere”

Spalletti: “Ci sarà un po’ di turnover ma l’importante è giocare bene e vincere”

Il tecnico giallorosso sostiene che la rosa della Roma è ampia e allestita per fare turnover, ma che l’importante è che, a prescindere da chi scenda in campo, la sua squadra mostri un bel calcio e riesca a vincere

Luciano Spalletti sostiene che la rosa della Roma è ampia e allestita per fare turnover, ma che l’importante è che, a prescindere da chi scenda in campo, la sua squadra mostri un bel calcio e riesca a vincere.

“Quest'anno abbiamo a disposizione più di 11 titolari, la squadra è stata allestita soprattutto per poter cambiare qualche elemento senza stressate fisicamente sempre gli stessi” ha detto il tecnico giallorosso nella conferenza stampa alla vigilia della sfida al Viktoria Plzen. “Quindi faremo turnover nell’arco dell’anno, ma la cosa fondamentale è continuare a giocare un buon calcio e cercare di vincere le partite, che è la cosa alla fine fondamentale”.

Spalletti ha poi sottolineato come, dopo l’eliminazione dai preliminari di CL con il Porto, l’Europa Legue è una competizione su cui la Roma vuole puntare: “La Champions è il torneo più pregiato che ci sia, ma se riusciamo ad andare avanti e ad accedere alle fasi finali anche l’Europa League diventa una competizione bellissima e stimolante”.

Può promettere che giocherà Totti, il più conosciuto da queste parti?

“Anche da noi Francesco è il più famoso, ma su domani non posso promettere niente: sarà la partita a dire come andrà la sua gestione. Ho tanti calciatori forti e non posso promettere a tutti di farli giocare. Francesco è un genio del calcio. Il talento è colui che fa le cose che gli altri non riescono a fare, mentre il genio è colui che riesce a fare le cose che il talento non riesce a fare. Per cui è sempre un piacere vederlo e resta solo il fatto dell'età da gestire. Questo dispiace a tutti, ma bisogna essere bravi a saperlo usare e so che non è facile”.

Nelle ultime 32 partite europee, la Roma ha preso gol in 31 occasioni: cosa c'è da sistemare in difesa?

“Dobbiamo migliorare sia sui numeri che sul comportamento. E’ vero che siamo stati costretti a cambiare spesso giocatori in difesa e alcuni sono arrivati all'ultimo, ma potevamo e dovevamo comunque fare meglio. Stiamo lavorando molto su questo aspetto infatti: vogliamo mettere a posto la difesa perché sappiamo quanto è importante avere un reparto arretrato forte e compatto. Domani ci sarà la possibilità di avere altri giocatori nuovi lì dietro, tipo Fazio. Lo dobbiamo far giocare perché è un ragazzo serio e un giocatore molto buono”.

Come sta Vermaelen? Continuerà col rombo anche domani?

“Vermaelen è a disposizione, ma farlo giocare subito potrebbe creare problemi per la prossima partita. Se gli si dà una tempistica diversa lo si potrà avere per tutte le partite. La mia intenzione è quello di non farlo partire titolare domani. Juan Jesus domenica ha giocato, è stato bravo, ma ha avuto un problema alla caviglia, Manolas ha fatto tutta la partita. Fazio lo faccio giocare, mentre devo fare valutare ancora cosa fare con il belga invece: casomai lo metto dopo, dipende da come saranno le condizioni di Juan Jesus. Ci sono ancora 24 ore per decidere, ma l'intenzione sarebbe di usare Jesus, Fazio e Manolas domani. Vedremo.

Per quanto riguarda la tattica di squadra, domenica abbiamo rivisto il calcio della Roma, il rombo lo sappiamo usare. Per quel che abbiamo visto, abbiamo fatto vedere che la disposizione a rombo può farci ritrovare quello che deve essere il calcio della Roma, quello visto appunto nel secondo tempo con la Samp. Il Viktoria Plzen col 4-4-2 ci porterà ad allungarci in orizzontale e lì noi dovremmo essere bravi a comandare il gioco mantenendo la nostra idea di stare in campo. Bisogna vedere se ci sarà altrettanta disponibilità di quello che hanno fatto De Rossi, Strootman e Nainggolan domenica perché nel secondo tempo sono stati bravi a chiudere sui terzini e riconquistare palla. La nostra squadra, sembrerà assurdo, nel primo tempo domenica ha corso più del secondo tempo. Sono stati bravi i centrali a stare corti, se si tiene la linea difensiva alta la corsa del centrocampista avversario diminuisce. L’idea di stare dentro con quel modulo li c’è ma altrettanto di essere disponibili a sacrificarsi e mantenere le distanze giuste per non fare delle corse lunghe”.

Rileggendo le parole di Nainggolan, è possibile che abbia una squadra così umorale?

“Spesso mi si domanda se lavorare a Roma sia particolare. Sì, rispondo, Roma è particolare. Qui è tutto intenso e tutto doppio, per cui devi essere pronto di conseguenza a raddoppiare te stesso anche nelle qualità da mettere in campo. Io penso che debba dipendere tutto da noi e non dobbiamo chiedere nulla al pubblico. Lo dobbiamo tirare dentro come fatto domenica con la Samp quando abbiamo fatto vedere, con un comportamento forte, il nostro calcio. Radja ha detto anche di essere un calciatore forte. Lo ha fatto anche vedere. Il mio discorso va in questa direzione: se quando entra Francesco si accende qualcosa nell’animo della gente è chiaro che la mia ricerca è di trovare calciatori che riescano a far nascere qualcosa. Il paragone è con lui. Se perseguiamo la strada fatta vedere nel ripresa di domenica contro la Samp allora il resto del percorso viene da sé”.