Per Luciano Spalletti, nonostante il passaggio a vuoto nel finale di primo tempo, la Roma ha meritato il successo sulla Sampdoria grazie ad un secondo tempo importante.
L’allenatore giallorosso ha sottolineato che il black out di 20 minuti nella prima frazione è da evitare ma che nell’analisi globale della partita la Roma ha giocato meglio dei suoi avversari per 70 minuti, meritando così di portare a casa i 3 punti finali.
“Mi dispiace per Giampaolo, perché la Samp ha giocato bene ma la Roma alla fine ha meritato” ha detto Spalletti a fine gara. “La mia lettura è semplice: per 25′ abbiamo fatto la Roma, poi negli ultimi 20′ del primo tempo siamo calati nella personalità e quindi loro sono passati giustamente in vantaggio. Nella ripresa, poi, abbiamo giocato bene e abbiamo meritato giocando in sintesi meglio dei nostri avversari per 70 minuti contro 20”.
Ogni tanto ci sono dei black out, Spalletti: come se lo spiega?
“Ci sono dei black out che poi sono messi a posto dal capitano. Io di Totti ne voglio 4-5 in squadra, se non lo faccio giocare se la prendono con me, ma il mio obiettivo è farne nascere un altro come lui. C’è da trovare un equilibrio in questa squadra, che si può raggiungere attraverso l’entusiasmo pubblico, come visto nel finale di oggi, e attraverso l’avere in squadra altri Totti, come già detto. Non basta solo un grande calciatore ma ce ne voglio più di uno per gareggiare ad alti livelli. Io voglio riuscire a trovare altri Totti nella squadra: voglio fare crescere altri giocatori come lui nella nostra rosa, ne abbiamo bisogno”.
Che piacere è avere uno che gioca così come Totti a 40 anni?
“E’ chiaro che è un piacere, fino ad ora è stato difficile farlo giocare per me ma l’unica partita dove lo potevo farlo scendere in campo era con l’Udinese, perché con il Cagliari non era disponibile e contro il Porto nelle due gare l’inferiorità numerica ha condizionato la gara e le mie scelte. Per me Totti gioca anche il prossimo anno: se si allena e gioca come ora può farlo. Io Francesco non l’ho mai visto allenarsi con questo entusiasmo. Lui è attaccato a questa maglia e ai suoi tifosi”.
Gli darà più spazio?
“Dipende dal tipo di partita, si può far giocare anche di più. Queste sono state sempre le mie intenzioni, lui ha fatto vedere l'anno scorso di meritare più spazio e oggi ci ha fatto rimontare nel finale di campionato, ma se siamo la Roma e dobbiamo essere costretti sempre a usare Totti per avere la personalità questo non va bene. Vedrete che anche se si cambieranno altri allenatori e ne arriveranno di migliori e di più bravi, se non si trovano altri giocatori di questo spessore e questo carisma è difficile competere al meglio. Oggi nel primo tempo abbiamo sbagliato cose che non si possono sbagliare e nel secondo invece potevamo triturare tutti”.
Era rigore quello su Dzeko?
“Chi dice che non era rigore è di parte. Il difensore gli prende la gamba, gliela sposta di 20 centimetri ed è quindi rigore netto: chi dice che non è rigore è quindi, ripeto, di parte. Lo stesso Edin mi ha detto di aver preso il colpo”.
Sembra un po’ l’azione contro il Porto in cui riceve una botta e rimane in piedi…
“Ne sono successe diverse di queste occasioni lui dove è rimasto in piedi, quindi, se si va a dire simulatore ad uno come Dzeko, che è uno dei giocatori più corretti che esistono, mi sembra il colmo. Poi vi fa vedere lui stesso se volete dove ha preso la tacchettata”.
Confermo di aver preso visione della privacy policy.
© 2018/2024 Soccer S.r.l. – P.IVA 09305501000 - tutti i diritti riservati. I nomi AS Roma, i loghi e le immagini sono marchi registrati o non registrati di Soccer S.r.l. Tutti gli altri marchi possono essere di proprietà dei rispettivi titolari.