Radja Nainggolan, nonostante l’amarezza per il ko di Genova, è fiducioso per il futuro del campionato.
“Dovevamo vincere con la Samp e siamo delusi per aver perso un po’ di strada dalla Juve ma noi ci crediamo ancora” ha fatto il belga a margine del Gran Galà del Calcio di Milano, dove è stato premiato nella top 11 della passata Serie A. “Proveremo a guardare avanti per lasciare dietro il Napoli: il campionato è ancora lungo. E difficile”.
Come stai dopo la sconfitta di ieri?
"Ora la sconfitta ci fa un po’ male, anche se il Napoli per nostra fortuna rimane dietro. C'è rammarico per non aver chiuso la nostra partita: siamo andati in vantaggio due volte ma non siamo riusciti a vincere. Non è da noi. Abbiamo sbagliato nella gestione della gara. Le decisioni arbitrali? Fanno parte del gioco. Ma, se ci avessero assegnato un rigore, la gara sarebbe finita in pareggio, anche se per noi sarebbe cambiato poco.".
Cosa succede nello spogliatoio dopo una gara come quella del Ferraris?
"La squadra è delusa ma siamo consapevoli che si poteva far meglio. Ci sono partite che ti danno una botta e che ti possono far stare meglio. Dobbiamo continuare a lavorare: sono fiducioso, come tutta la squadra".
Un motivo per pensare che sia l’anno buono?
"Rispetto a l’anno passato abbiamo fatto passi avanti, nel senso che abbiamo portato a casa gare che in passato avremmo perso. Ieri invece non è stato così: potevamo portare a casa i 3 punti e non lo abbiamo fatto. Ma noi siamo sempre fiduciosi e speriamo che quello a Genova sia stato solo un passo falso. Il campionato è lungo e si può recuperare".
Tifate Inter o Juve domenica?
"L’Inter sta andando forte con un allenatore bravissimo che mi ha insegnato tanto ai tempi del Piacenza. Speriamo che il risultato andrà a nostro favore. Il pareggio andrebbe bene".
Potevi andare al Chelsea lo scorso anno?
"Io ho fatto una scelta di vita, sono 12 anni che sto in Italia e mi sento rispettato. Non ho voglia di lasciare tutto questo. Sono felice dove vivo".
Che effetto ti fa il paragone con Pogba?
"Fa parte del gioco, l'ha detto Spalletti ma ha risposto a delle domande a trabocchetto dei giornalisti. Per me a parte tutto è importante fare bene, faccio parte di un gruppo e senza la squadra non sono nessuno”.
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