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La conferenza di Luciano Spalletti in vista di Juve-Roma

La conferenza di luciano Spalletti in vista di Juve-Roma

A ventiquattr’ore dalla sfida contro la Juventus, Luciano Spalletti ha incontrato i media nella consueta conferenza stampa pre partita

Ecco la versione integrale delle parole del tecnico giallorosso.

“Bollettino medico. Florenzi, Nura, Paredes e Lobont sono indisponibili, Vermaelen, Paredes e Totti verranno valutati nell’allenamento di oggi. Salah è in gruppo, è a disposizione”.

È solo la partita di Higuain e Dzeko o anche quella di Buffon e Szczesny?

“Ho visto questa settimana che i più citati sono loro due, perché si pensa solo a chi fa il gol. La forza della squadra la fanno anche gli altri e nella domanda ci sono due azzeccati: uno ha grande esperienza e forza fisica e mentale (Buffon, ndr), che spesso trasferisce anche in Nazionale. Szczesny è un portiere di grande qualità e prospettiva. Ovviamente deve ancora fare tanta esperienza. Buffon per me è sempre stato un portiere con i baffi, non solo ora che ce li ha, ma anche Szczesny ha la piega giusta e riuscirà a diventare un portiere fortissimo (ride, ndr)”.

Lo scorso campionato affrontò la Juventus a dieci giorni dal suo arrivo, da allora a oggi è soddisfatto del percorso della sua Roma e quanto sarà diversa la gara di domani rispetto a quella?

“Sono soddisfatto, ci siamo impegnati e tutti di giorno in giorno stiamo attenti su quale dettaglio si può migliorare. È stata una bella storia quella della Roma in questo periodo, ovviamente ci sono stati degli alti e bassi, però la Juve è stata brava a mantenere sempre l’asticella alta del calcio italiano in generale: è stata sempre una forza importante. Non a caso oggi si vincono i campionati a 100 punti, mentre qualche anno fa ce ne volevano 80. Loro servono da stimolo alle altre squadre per poter far meglio, starle vicino e poterla raggiungere. Visto che noi qualche punticino lo abbiamo accorciato siamo contenti del nostro lavoro”.

Come sta El Shaarawy?

“Ha fatto vedere, secondo me, negli ultimi allenamenti di aver fatto bene il suo lavoro per inserirsi e per mantenersi a un livello di condizione fisica buono. La qualità tecnica è quella: è indiscutibile. Ogni tanto provo a stimolarlo nel chiedergli continuità, fisicità e lavoro sporco, dettagli fondamentali per il lavoro di squadra. Ma è evidente a tutti che ha grandissima qualità, estro e grandissimi numeri”.

Cambia tanto la Juve con la presenza o meno di Dybala?

“Cambia poco, hanno sempre quella forza fisica e tecnica: caratteristiche che sono in ogni loro giocata. Fanno uscire sempre il meglio. Se giocheranno Mandzukic e Higuain all’inizio come mi aspetto io diventerà una partita di grande forza e confronto fisico nel duello individuale. È giusto che loro facciano passare la gara attraverso le loro qualità. Nell’ultima partita, per esempio, sono venuto a capo di una situazione non facile con il Torino, con due palle buttate addosso a Higuain e Mandzukic. Dybala dà più velocità, ma anche lui apporta grandissima sostanza”.

Alla Roma basta il pareggio?

“Il nostro discorso è semplice da fare, per noi è una partita fondamentale. Bisogna giocare la partita, anche noi siamo una squadra forte e dobbiamo andare a misurarci con loro, facendo valere la nostra forza. Io penso che il nostro obiettivo sia uno: trasformare la partita di ritorno in una sfida importantissima. Se riusciremo a far questo, avremo fatto un grande lavoro. Questa è fondamentale, ma quella definitiva sarà quella di ritorno”.

Si aspetta che la Juve in casa, cercando di chiudere il campionato, vi venga ad attaccare alti?

“Ce l’hanno nel dna questa consapevolezza della forza che hanno. Verranno a fare la partita, ci attaccheranno altissimi, ci trasmetteranno la pressione del loro stadio. Hanno altre mire più importanti, se riusciranno quindi a portare a casa la gara di domani sera sarà molto importante. Allegri lo ha fatto vedere bene in questi anni che ricerca ha fatto con la sua squadra. Noi dovremo far valere le nostre qualità, anche noi qualche cosa abbiamo da dire”.

Allegri ha detto che Spalletti è un grande allenatore ed è anche un grande attore.

“Perché non mi ha mai sentito cantare. Io di lui penso una cosa, è un grande amico e rimane tale. Penso che sia una persona corretta, un grande allenatore. È facile dire che ha grandi calciatori e che è facile vincere con loro. Non è così, è tutto il contrario: è difficilissimo avere tanti calciatori tutti bravi, c’è da gestirli, farli rendere tutti, bisogna domarli tutti. Lui ha vinto in diverse situazioni, non ha mai fatto confusione con rose ampie come quella che ha adesso. Poi è chiaro che quando mette a fine partita Pjanic e Dybala è differente dal mettere altri calciatori. Ma quando i suoi uomini entrano e giocano come se avessero disputato tutte le partite, è chiaro che c’è di mezzo il clima dello spogliatoio, c’ è di mezzo l’allenatore. È il primo della classe e poi si accetta tutto da lui. Tra noi c’è grande amicizia e questa rimane al di là delle rivalità. In questo caso entra anche Pjanic, lui è amico di tutto lo spogliatoio, poi rimarrà tale”.

Spalletti Luciano

Le basta Orsato o preferirebbe anche la moviola in campo?

“A noi tutti basta Orsato e tutti i collaboratori. Lui è una garanzia per tutti. Per quanto riguarda la tecnologia io penso che sia importante. È chiaro che va usata nella maniera giusta. Il calcio è fatto anche di velocità, c’è il tempo reale in cui vengono considerate le cose. Sono tutte cose e metodi da mettere a punto. Io sono a favore della tecnologia comunque”.

“Non so come sono state le altre Juventus-Roma. Sicuramente tutte bellissime sfide, dove spesso siamo costretti a rincorrere perché sono più bravi, ma come ho detto precedentemente noi vogliamo conoscere da più vicino i loro numeri, che sono importantissimi. Vogliamo vedere le loro qualità, accorciando la differenza dei punti in classifica per renderci conto meglio delle loro qualità”.

Questo è l’ultimo treno Scudetto? Se è persa è finita?

“Non si dice mai è finita. L’atteggiamento deve essere uno: bisogna sempre superare quello che ci capita. È una partita fondamentale, sarebbe durissima ma sempre possibile. Bisognerà ancora giocare la coppa Italia, l’Europa League, l’Inter, la Fiorentina. Si gioca ogni due giorni. Questi periodi qui li avrà anche la Juventus. Può esserci il momento in cui le cose le verranno meno fluide rispetto a ora. E allora ci sarà la possibilità di recuperare dei punti se saremo bravi. Ci sarà una strada da fare senza errori, mentre l’altra può permettersi più cose. La partita di domani sera, quindi, andrà sfruttata al meglio”.

“Un risultato di permette di lavorare con l’entusiasmo e cambia totalmente la prospettiva del lavoro. Noi vogliamo riuscire a dare forza al nostro futuro. Giochiamola con tutte le intenzioni giuste e faremo tutte le nostre valutazioni. Pjanic quando siamo andati a Torino ha mangiato con noi. Ogni tanto me lo passano i miei calciatori quando ci parlano al telefono. Ho provato a far battere le punizioni a Maurizio Timperi (magazziniere dell’AS Roma, ndr) però le batte meglio Pjanic. A lui ho dato le chiavi della Roma dello scorso anno. Non è quello che a volte si vuole riportare in un titolo una realtà. È una persona squisita sotto tutti i punti di vista. Ci ha dato soluzioni importanti perché è un campione di quelli veri. Ci sarebbe ancora al centro del nostro gioco se fosse ancora qui. Tra noi c’è stima reciproca”.

Ha trovato la quadratura del cerchio dal punto di vista difensiva?

“Se la sfida Higuain e Dzeko è equilibrata e se si è migliorato qualcosa anche in difesa, direi che abbiamo delle buone possibilità. Noi non dobbiamo andare a dire a tutto il mondo quali saranno le nostre intenzioni, le dobbiamo solo far vedere domani sera”.