
In vista della sfida dell’Olimpico tra Roma e OL, Lorenzo Censi è andato a mettere a confronto due dei talenti più in vista dei due club, Radja Nainggolan e Corentin Tolisso. Due giocatori che, preliminari a parte, in queste coppe europee sono scesi in campo in tutte le 9 gare delle due squadre: per il belga parliamo sempre di Europa League, per il francese di 6 nel girone di Champions e di 3 in UEL.
Il ritorno degli ottavi di finale di Europa League, giovedì alle 21.05, è una sfida da giocatori veri. Solo i calciatori forti di gamba e di testa possono incidere su un incontro così delicato come Roma-Lione. I giallorossi per tentare la rimonta e ribaltare il 4-2 del Parc OL, i francesi per mantenere i nervi saldi e addormentare il discorso qualificazione. E allora chi meglio di Radja Nainggolan e Corentin Tolisso può piegare gli equilibri di una gara così decisiva?
Nainggolan è uno dei personaggi del momento nel calcio italiano. L'eccezionale stagione che lo sta consacrando come uno dei migliori centrocampisti europei arriva al culmine di una carriera che parte da lontano. Dalla periferia di Anversa, per la precisione. A Radja nessuno ha mai regalato niente e da Piacenza a Roma è una crescita ponderata e istintiva allo stesso tempo, accompagnando le sue attitudini e attingendo dagli insegnamenti di tutti gli allenatori che ha incontrato sulla sua strada. Quello che è e che rappresenta Radja non può essere limitato o descritto solamente per quello che dà in campo: si tratta di una figura poliedrica che rompe diversi stereotipi, anche a livello comunicativo.
Il gol realizzato da Nainggolan in Austria Vienna-Roma 2-4 dello scorso 3 novembre 2016 nella fase a gironi di UEL
In campo non tira mai indietro la gamba e questo lo si capiva fin dagli inizi. Corsa e polmoni garantiti a cui negli anni si è aggiunta una cifra tecnica invidiabile a livello nazionale e internazionale. A Piacenza, in Serie B, giocava (poco) mezzala; a Cagliari si è riscoperto trequartista; a Roma è diventato tuttocampista. Passa nella capitale nel gennaio 2014 e si trova compagni di reparto come Strootman, De Rossi e Pjanic, a cui poi si aggiungerà Keita: alleati e maestri di primissimo spessore. Con l'infortunio dell'olandese Nainggolan diventa subito una pedina insostituibile per Rudi Garcia, accanto a De Rossi e Pjanic. Lascia il segno ad aprile con il gol contro la Fiorentina al Franchi, rete che risulterà decisiva per l'ingresso in Champions League. Nella stagione successiva diventa un idolo dei tifosi giallorossi per la sua presenza in campo fatta di muscoli e gol (25 in 148 gare), rincorse e scivolate. Questa stagione, smaltite le tossine dell'Europeo giocato da titolare con il Belgio, è sotto gli occhi di tutti e la prestazione mostruosa a San Siro contro l'Inter ne è un simbolo.
Originario del Togo, Tolisso è cresciuto nel Tola Vologe, lo storico vivaio del Lione che negli anni ha sfornato giocatori come Lacazette, Grenier e Gomis. Entra nel settore giovanile all’età di tredici anni ma un grave infortunio al ginocchio gli mette a rischio la carriera. Pienamente ristabilito, fa capolino in prima squadra all’inizio della stagione 2013/2014, trovando spazio prevalentemente in Europa League, prima di imporsi come titolare nel club e nell'Under 21 francese nelle ultime due annate. Pupillo del presidente Jean-Michel Aulas, che però ha aperto a una sua futura cessione per giugno: "Ci saranno cessioni molto significative entro il 30 giugno. Per Tolisso già a gennaio avevamo ricevuto un'offerta molto importante, ma alla fine non se n'è fatto niente. Ora però la situazione è cambiata".
Tolisso fa della versatilità una delle sue doti principali. Lui stesso disse: "La mia capacità di adattarmi a più ruoli mi ha permesso di debuttare così giovane". Nelle giovanili ricopre il ruolo di esterno, poi con il passare degli anni viene spostato a mezzala conservando due caratteristiche fondamentali del ruolo precedente, velocità e fisicità. Ma il suo ruolo naturale è quello di centrocampista davanti alla difesa. Atipico e moderno: il gol all'andata contro la Roma ha messo in evidenza due cose, l'esplosività nell'andare tra le linee avversarie e il feeling in campo con Lacazette, con cui si trova a occhi chiusi.
Le statistiche accumulate da Nainggolan e Tolisso nelle coppe europee in questa stagione: per il belga trattasi di 9 gare in UEL, per il francese di 6 gare nel girone di UCL e di 3 gare di UEL (NOTA: dal compendio sono escluse le gare di preliminare di UCL giocate da Radja)
Sono già 41 le gare stagionali per Nainggolan, mentre Tolisso ne ha giocate 35. Il belga ha realizzato 12 gol su 97 tiri totali, mentre il francese è a quota 11 su 78 conclusioni in porta. Entrambi hanno concluso 5 assist (su 62 tentativi per Nainggolan, 59 per Tolisso). Ma il loro apporto è determinante anche nell'interdizione. 260 palloni recuperati per il romanista, 243 per il lionese; 60 contrasti vinti (su 70) per il primo, 35 (su 55) per il secondo. Numeri che fanno di loro due giocatori completi, indispensabili. Decisivi.
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