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Roma-Fiorentina: il duello, Dzeko-Bernardeschi

Roma-Fiorentina: il duello, Dzeko-Bernardeschi

In vista della sfida dell’Olimpico tra Roma e Fiorentina, Lorenzo Censi è andato a mettere a confronto due tra i giocatori più rappresentativi delle due squadre, Dzeko e Bernardeschi, attualmente fermi a 15 e 9 reti in campionato...

In vista della sfida dell’Olimpico tra Roma e Fiorentina, Lorenzo Censi è andato a mettere a confronto due tra i giocatori più rappresentativi delle due squadre, Dzeko e Bernardeschi, attualmente fermi a 15 e 9 reti in campionato.

Otto anni e quasi duecento gol di differenza. Numericamente, la differenza tra Edin Dzeko e Federico Bernardeschi è tutta lì. Non è poco, ma non è nemmeno sufficiente a delineare i profili dei due calciatori di Roma e Fiorentina. Va detto subito che in comune avranno il prato dell’Olimpico, che li ospiterà entrambi martedì alle ore 20.45, nel posticipo della 23° giornata di Serie A.

I GOL

Due calciatori completamente diversi, seppur catalogabili entrambi nel reparto di attacco. Iniziamo con il ruolo: centravanti Dzeko, trequartista/esterno Bernardeschi. Poi, il gol: 22 stagionali per Dzeko, divisi tra campionato (15), Europa League (5) e Coppa Italia (2); 11 per Bernardeschi, 9 in Serie A, 1 in Europa League e 1 in Coppa Italia. A poco più di metà stagione il trequartista di Massa Carrara ha già superato il suo record in carriera (6, lo scorso anno).

E NON SOLO

Gli assist aiutano a comprendere il contributo dei due per le rispettive squadre: 7 in questo campionato per l’attaccante della Roma, 4 per il fiorentino. Numeri da veri e propri registi offensivi, grazie a un’altissima cifra tecnica che si traduce in visione di gioco, istinto e intelligenza tattica. Più fisico Dzeko, più imprevedibile Bernardeschi: il primo ama duettare nel lungo e nello stretto con i compagni di reparto, il secondo invece parte largo puntando il fondo e arrivando al cross o alla palla tagliata per il rimorchio dell’attaccante o del centrocampista.

edin

LA CONFERMA

Un peso specifico, quello dei due attaccanti, importante anche nello spogliatoio. Edin Dzeko si è ritrovato quest’anno dopo una stagione al di sotto delle aspettative e del suo passato. Che parla da solo: 2 Premier League, 1 Coppa d’Inghilterra, 1 Coppa di Lega Inglese, 1 Supercoppa Inglese, 1 Bundesliga e 1 titolo di capocannoniere in Germania. Un palmares di tutto rispetto per uno degli attaccanti più forti e completi al mondo. Un attaccante così nella capitale non si vedeva dai tempi di Batistuta e Montella.

LE CRITICHE

Allora hai voglia a dire che sbaglia, che potrebbe fare di più rispetto a quello che sta facendo. Edin si scrolla di dosso le critiche come gli avversari, segnando come mai prima in carriera: “Io posso solo ricordare quello che ho vissuto e allora mi viene spesso in mente che, se faccio bene tutta la partita e poi sbaglio un’occasione, tutti parlano solo del gol sbagliato. Solo quello”, le sue parole in un’intervista recente al Messaggero.

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IL TALENTO

Federico Bernardeschi è un leader silenzioso. Classe 1994, passa per tutta la trafila delle giovanili e passa al Crotone, club adatto a formare giovani talenti e farli diventare giocatori veri (vedi Florenzi): qui sigla 12 reti in 38 presenze, a 19 anni. Torna a Firenze e si conferma all’altezza con Montella (ma un infortunio al malleolo lo ferma), poi agli ordini di Paulo Sousa mostra di meritarsi il 10 che porta sulle spalle.

VIOLA A VITA?

Oggi la Fiesole vede in Bernardeschi il nuovo Antognoni, tornato da poco dirigente viola. “Restare viola a vita come lui? Il pensiero c’è, non lo nascondo”, conferma l’ex Crotone. Che deve fare i conti con le sirene inglesi: giurano che in Premier siano disposti a fare carte false per lui.

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