“Sono felice per il mio ritorno in campo. Questa sera è venuto tutto bene e ora ci siamo rimessi in carreggiata e non vogliamo uscirne più”: è contento e determinato Alessandro Florenzi dopo Roma-Chapecoense, gara che l’ha visto tornare in campo dopo dieci mesi.
“Ogni giorno che passa mi sento sempre meglio e sono pronto a dare il mio contributo alla causa Roma” ha aggiunto il numero 24 giallorosso in zona mista a fine gara.
Hai fatto tutta la fascia più volte, come ti senti a livello fisico?
“A livello atletico stiamo lavorando tutti i giorni per migliorare la mia condizione. E’ ovvio che non sono al 100% altrimenti sarei Superman, ma sono in una buona condizione in cui posso aiutare la squadra. Poi deciderà il mister come e quando, perché nessuno meglio di lui e del preparatore atletico sanno quanti minuti posso avere nelle gambe”.
Oggi all’Olimpico c’è stata una grande dimostrazione d’affetto del pubblico nei tuoi confronti…
“L’ho sentita e ringrazio i tifosi, ma oggi serviva aiutare e dare una dimostrazione d’affetto non a me ma alla Chapecoense che ha avuto questa tragedia da cui sono ripartiti alla grande. ”.
Hai parlato con Di Francesco del ruolo che avrai in questa stagione?
“Non ne abbiamo parlato bene, la prima risposta che mi ha dato è stata quella che mi aspettavo, cioè mi ha detto di rimettermi fisicamente e poi lui vedrà dove collocarmi. Io sono a sua disposizione come è normale che sia e come è successo sempre in tutti questi anni. Io posso dare il mio contributo in tutti i ruoli in cui il mister mi metterà. L’importante è solo avere un gruppo coeso, che remo tutto verso la stessa direzione. Non pensando ai singoli, ma pensando solo alla Roma, in questo modo noi possiamo fare la differenza”.
Ti vedi più alto o più basso sul campo?
“Mi sento, come diceva mister Spalletti, un 3 e mezzo. Così mi ho dato un assist per dare una risposta che vale per tutto il resto della mia carriera”.
Dove seguirà domani Spagna-Italia?
“La vedrò a casa con la sciarpa dell’Italia. Abbiamo la forza per fare questa piccola impresa, come ha detto De Rossi. Ho sentito oggi Daniele: lui mi ha fatto l’in bocca al lupo per la partita di oggi. Lui è tra quelle persone che mi è stata più vicina in questi mesi e quindi posso solo ringraziarlo per la grande persona che è. Domani sentirò di sicuro lui e altri compagni per fargli l’in bocca al lupo per la gara con la Spagna”.
De Rossi venne alle 4 di notte a trovarti al primo infortunio…
“Si, dopo l’infortunio di Reggio Emilia nella gara col Sassuolo fu lui a venire e fu lui a dire ai miei genitori e a chi era lì cosa successe perché credeva fosse la persona giusta per farlo. Infatti così è stato. Ho quindi tanta riconoscenza verso il grande campione e verso il grande uomo che è”.
Adesso sei tu ‘capitan futuro’?
“Sinceramente non ci penso, perché in questi 10 mesi ho pensato solo a rimettermi per bene. Non è stato così facile come può sembrare, perché sono un ragazzo sorridente. Ma dietro c’era tanta tristezza, tanta voglia di tornare in campo e di riscattarmi.”.
Pensi che Di Francesco cambierà modulo col tuo ritorno e l'arrivo di Schick?
“E’ una domanda da fare al mister. Noi giocatori dobbiamo essere a sua disposizione e lavoriamo ogni giorno per incamerare le sue idee tattiche e pian piano si inizia anche a vedere qualcosa. Noi giocatori dobbiamo essere bravi ma sicuramente dobbiamo anche sfruttare le nostre qualità: ossia bisogna fare quello che vuole il mister e poi ovviamente ci sono giocatori con qualità superiori che le devono mostrare in campo a prescindere dallo schema di gioco”.
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