“Abbiamo tutti un unico obiettivo, passare questo turno e arrivare ai quarti. Questo passa attraverso un lavoro collettivo e di squadra”. Così Eusebio Di Francesco ha aperto la sua conferenza stampa alla vigilia di Roma-Shakhtar. Ecco tutte le parole del tecnico giallorosso su sei argomenti fondamentali.
“Non possiamo pensare di scende in campo con il pensiero di giocare solo 45 minuti. Abbiamo dimostrato che in certe gare ci è mancata continuità e mi auguro che tutto quello che abbiamo passato finora ci faccia capire quanto la costanza in una partita sia necessaria. Domani non possiamo sbagliare, abbiamo davanti una squadra forte: vogliamo passare il turno e quindi non possiamo permetterci di far bene solo un tempo”.
“Rispetto all’andata, se andiamo in vantaggio non dobbiamo fermarci. Serve equilibrio, intelligenza e continuità di prestazione. Dobbiamo evitare errori in fase difensiva, non possiamo permettercelo in una sfida come quella di domani”.
“La Roma deve avere spensieratezza e determinazione in questa gara. Spavaldi è la parola sbagliata, ma dobbiamo avere il desiderio di far meglio rispetto agli avversari. Non dobbiamo gestire, ma vincere. Il marchio di fabbrica è la spensieratezza e la voglia di far male. Per far questo non dobbiamo essere attendisti. Questa squadra ha un desiderio unico: dominare le partite. Abbiamo dimostrato che sappiamo andare a prendere lo Shakhtar nella sua metà campo, anche se non possiamo farlo per tutti i 90 minuti: avremo davanti una squadra molto brava nel palleggio.
“Credo che sia una partita importantissima. È una qualificazione fondamentale per tutti noi, per ambizione, desiderio, per ridare slancio all’ambiente. Ma per dare giudizi al nostro campionato è prematuro. Sarà una sfida importante, non credo che la Roma sia abituata ad arrivare a questi livelli e mi auguro di riuscire a passare il turno assieme ai nostri ragazzi e alla nostra gente: speso che i tifosi possano essere il dodicesimo uomo in campo”.
“Domani, a prescindere dal numero dei tifosi che possono essere 40, 50 o 60 mila, ci deve essere la percezione che la gente ti stia vicina in un momento di difficoltà. Anche quando si sbaglia il primo passaggio bisogna far capire ai ragazzi che i tifosi sono vicini a loro”.
“Ho il forte desiderio di portare questa Squadra ai quarti, perché mi auguro di poter fare ancora meglio: l’obiettivo è guardare avanti. Abbiamo una grande chance, sia per me sia per la squadra. Io penso poco a me stesso, la squadra è un’entità unica e io mi sento molto integrato in questo contesto”.
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