“Ci è mancato il guizzo finale. Forse abbiamo troppe assenze per poter cambiare la partita in corso. Però io sono contento del desiderio e della voglia di riprendere la partita, non abbiamo mollato fino alla fine e non abbiamo concesso tante occasioni”.
Così Eusebio Di Francesco ha commentato la sconfitta allo Stadio Olimpico contro il Napoli. Gli ospiti hanno tenuto il gioco in mano nei primi 45 minuti e sono passati in vantaggio grazie a Insigne, mentre nella ripresa la Roma ha tentato di trovare il pareggio senza fortuna. Tra le tante occasioni, un palo e una traversa hanno salvato Reina dalla rete del pareggio.
“Quella di questa sera è stata una partita in cui il Napoli ha fatto meglio nel primo tempo, mentre nel secondo siamo saliti come pressione e aggressione. Ho cambiato qualcosina, siamo tornai un po’ alle origini e questo ha permesso alla squadra di essere più aggressiva. Peccato per le situazioni che abbiamo creato, le pressioni le abbiamo fatte bene ma siamo mancati nel gol sul finale. Poi se guardiamo i dati, il Napoli solitamente ha un possesso palla altissimo mentre oggi ci siamo divisi questa statistica: questo vuol dire che la partita è stata equilibrata. Loro hanno fatto gol su una nostra ingenuità prendendo forza. Noi, invece, non siamo stati bravi nell’andare a riprendere la partita”.
Forze stasera c’è stata un pizzico convinzione in meno rispetto alle altre sfide?
“Avremmo voluto fare le cose in modo differente. Le partite si possono vincere anche all'ultimo e lo abbiamo visto contro l’Inter cosa ci è successo, dove abbiamo dominato per 70 minuti.
“Alla fine il Napoli concretamente non ha creato tantissimo, anche se ha avuto il pallino del gioco in mano: questo non mi piace. Le nostre manovre sono venute a mancare nel primo tempo mentre ce ne sono state di più nella ripresa”.
Troppi infortuni?
“Non li alleno sono io, vengono anche delle nazionali. Ma nel caso di Manolas credo che l’infortunio sia anche legato alla casualità: ha perso l’appoggio e si è fatto male a causa di un movimento anomalo”.
Fazio ha fato tanto anche in fase di possesso: perché non è stato schierato dal primo minuto?
“Non ha giocato dall’inizio perché si è allenato solo ieri con noi. Abbiamo tante partite e ha fatto tre voli per tornare dall’Ecuador. Lo abbiamo tutelato in vista della partita con il Chelsea: a questo si lega la scelta di non farlo giocare.”
È mancato alla squadra il colpo del singolo?
“Sono mancati rimpalli fortunosi, quando prendi cinque o sei pali in casa nel corso del Campionato forse un pizzico di sfortuna c’è. Però sono episodi che fanno parte della gare, a volte ti girano a favore a volte contro. Un pizzico di sfortuna c’è. Davanti c’è una squadra che ha qualcosa in più rispetto a noi per quanto riguarda l’abitudine di giocare insieme. Abbiamo avuto troppo rispetto del Napoli nel primo tempo e questo non lo volevo”.
È mancata la costanza a Perotti nel corso di tutta la partita?
“Tutto nasce dal fatto che cercavamo di giocare dal basso per non buttare palla, però sono mancati i movimenti degli intermedi per cercare spazio tra le linee. Se a Perotti dai una mezzala che fa la sovrapposizione lui fa uno contro uno ma se non gli dai questa possibilità fa fatica anche lui. Diego tornava da un infortunio e ha fatto anche troppo per quanto riguarda la gara.
Cosa si aspetta dalla gara di mercoledì contro il Chelsea? Anche Conte ha perso…
“Io guardo a casa mia sapendo che la sfida di mercoledì sarà delicata per il cammino in Champions League. Oggi ci stava non perderla, sarebbe stato importante. Guadiamo avanti con positività, stiamo crescendo: affrontavamo una squadra che ha distrutto gli avversari che ha incontrato in questa stagione e oggi non è successo”.
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