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Di Francesco: “Dovevamo sfruttare meglio il primo tempo”


Eusebio Di Francesco ha commentato così il pareggio contro l’Inter. Dopo il vantaggio grazie al gran gol di El Shaarawy nel primo tempo, nella ripresa i giallorossi subiscono il pareggio di Vecino a quattro minuti dal novantesimo

“Sicuramente per 65-70 minuti abbiamo fatto un’ottima gara, poi la squadra fisicamente stava calando e dalla mia non avevo tanti calciatori a disposizione a centrocampo. I problemi di Gerson ed El Shaarawy hanno influito nelle scelte tattiche. Ci siamo schiacciati troppo, non abbiamo più accorciato in avanti come prima. Peccato, peccato perché all’inizio avevamo fatto benissimo, ma dovevamo sfruttare al meglio quel predominino di gioco del primo tempo”.

Eusebio Di Francesco ha commentato così il pareggio contro l’Inter. Dopo il vantaggio grazie al gran gol di El Shaarawy nel primo tempo, nella ripresa i giallorossi hanno subito il pareggio di Vecino a quattro minuti dal novantesimo.

“Questo pareggio lo prendiamo con un po’ di rammarico. Eravamo venuti qui, nonostante le problematiche di giocatori in mezzo al campo, per vincere la partita e portare a casa i tre punti. Il questo campionato sicuramente abbiamo raccolto meno di quello che avremmo meritato, come nella sfida di andata contro l’Inter. Però in certi momenti, come oggi, la colpa è solo nostra e non degli altri”.

Dzeko anche oggi ha fatto tanto lavoro per la squadra: è ancora centrale al progetto Roma?

“È centrale sì, è un giocatore importante per noi, ma se mi volete far arrivare la mercato vi dico che questa non è una domanda da fare a me: basta parlarne. Fino a quando ho i giocatori a disposizione li faccio giocare, il mercato non lo faccio io anche se ci sono degli aspetti condivisi con il Direttore. Dzeko è un giocatore della Roma ed è importante per noi. Ha sempre giocato titolare e questo vi fa capire l’importanza”.

Per sessanta minuti una buona Roma, ma anche quando la squadra è stanca forse serve più attenzione nei particolari?

“L’errore di oggi è stato quello di non accorciare più in avanti con i centrocampisti e con gli esterni, nonostante ci fossimo messi a cinque dietro. Vedevo che loro volevano sfruttare l’ampiezza dei terzini e volevo dare più solidità con un centrale in più. In occasione del gol bisognava cercare di più l’uomo: a maggior ragione quando giochi a tre. Parte tutto dal presupposto che uno dei due calciatori fuori area deve accorciare sull’esterno. Non l’abbiamo fatto e l’Inter ci ha punito”.

Nel primo tempo c’è stata una grande aggressività. Strootman le è piaciuto?

“Strootman tende a venire prendere palla vicino ai difensori quanto fa la mezzala, cosa che non mi piace. In questo ruolo riesce a esprimere più aggressività e ha interpretato bene il ruolo. Nel primo tempo siamo stati bravi a recuperare la palla ma poco lucidi, anche nel finale”.

Rifarebbe gli stessi cambi oggi?

“Sicuramente sì, se andate a guardare i giocatori che avevo in panchina potevo far quello: avevo due difensori centrali o due terzini. Peres l’ho messo al posto di El Sharawy perché l’unico che poteva fare il terzo centrocampista era Florenzi, così l’ho avanzato. Le soluzioni erano queste magari le rivaluterò la prossima volta”.

Come ha visto la partita di Nainggolan? Ha paura di vederlo andare all’estero?

“Questa opportunità non dovrebbe esserci, è chiaro che Radja rimanga. La scorsa partita è stato fuori per il motivo che conoscete benissimo. Io sono molto contento di quello che fa ma può dare anche di più. Oggi l’ho fatto giocare più avanti e mi ha soddisfatto. In certe situazioni poteva essere ancora più incisivo, però è un ottimo giocatore”.