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Gandini: “Vogliamo assolutamente dare un cambio di rotta”


Al termine di Roma-Sampdoria, Umberto Gandini è intervenuto ai microfoni di Roma TV. Ecco le parole dell’amministratore delegato del Club

Come commentare questa serata amara?

“È un periodo che purtroppo è più lungo di quanto poteva sembrare. La squadra è in difficoltà, ha smarrito alcune certezze e i risultati negativi hanno portato maggiore insicurezza. La partita di mercoledì era stata di tutt’altra fattura. Oggi abbiamo faticato moltissimo nel primo tempo, poi abbiamo avuto la chance di incanalarla in un altro modo e non ci siamo riusciti. È un momento di difficoltà, dobbiamo raggrupparci, la squadra, l’allenatore e la dirigenza tutti insieme e continuare a lavorare in quei percorsi che ci hanno portati a raggiungere un traguardo intermedio come la qualificazione agli ottavi di Champions League che forse ci ha tolto qualcosa, perché da quel momento la squadra non ha avuto più quella brillantezza e concretezza. Ora abbiamo la terza difesa del campionato e l’ottavo attacco della Serie A, che non rispondono alle aspettative che avevamo. Vogliamo assolutamente dare un cambio di rotta”.

Un cambio di rotta partendo da cosa?

“Partendo dal quotidiano, dai dettagli, dall’attenzione a tutto, che da parte della Società non è mai mancata, con la consapevolezza che siamo una squadra costruita per avere successo. Siamo una grande squadra le cui prestazioni devono tornare quelle per cui la squadra è stata assemblata”.

Avrete dei colloqui anche con l’allenatore?

“I colloqui sono costanti e continui parte di Monchi con tutta la parte tecnica. Non è una questione che riguarda la parte tecnica, è una questione di gruppo. Un gruppo composto da giocatori, allenatore, staff tecnico e staff medico e tutti insieme dobbiamo remare per la direzione giusta, intraprendere di nuovo il percorso che ci ha portati agli ottavi di Champions”.

Vediamo un’involuzione difficile da analizzare, soprattutto quella del primo tempo: siete riusciti a capire le cause?

“Nessuno di noi ha la possibilità di avere certezze in questo campo. Sicuramente sono arrivati risultati inaspettati che hanno probabilmente minato le certezze della squadra. Abbiamo patito più di altri la pausa strana che c’è stata quest’anno, con i giocatori stranieri che si trovano a dover passare il periodo festivo intervallato da partite. Questo ha portato un po’ di scompensi. Il rientro a gennaio con una partita importante contro l’Inter che ci ha acciuffato alla fine ha dato una frenata alla crescita della consapevolezza di essere una grande squadra. Avevamo recuperato un po’ con la partita di mercoledì. Il problema è da affrontare tutti insieme, dal Presidente in giù. Non possiamo essere quelli che stiamo vedendo da un mese a questa parte. Confidiamo nel riprendere subito in mano le redini di questa stagione”.

Non riusciamo a trovare il motivo di questa crisi: ci sono tante cause o una particolare?

“Ci sono tante possibili cause. L’unica cosa da fare, a livello individuale e di gruppo è guardarsi dentro e capire quali sono le motivazioni che ora mancano, ritrovarle in fretta e tornare a essere degni di giocare per la Roma. Siamo un Club che sta crescendo e non è possibile che la parte tecnica non segua questo percorso. Bisogna recuperare la sicurezza che abbiamo avuto per buona parte del girone di andata”.

Vi siete già mossi in precedenza o queste analisi sono arrivate dopo questa sconfitta?

“Non abbiamo mai cambiato la nostra politica. C’è stato un periodo difficile tra Natale e Capodanno, abbiamo avuto dei dialoghi con la squadra. Il Direttore Sportivo ha parlato con la squadra in maniera chiara e decisa e non abbiamo avuto la reazione che ci aspettavamo. La squadra deve recuperare ad essere quello che era. Ha tutti gli ingredienti per farlo nella rosa stessa. Confidiamo nell’allenatore e in questi giocatori affinché ci riportino nei posti che ci spettano. L’unica ricetta è il classico zitti e pedalare, poche parole e cercare di rispondere con in fatti in allenamento e in partita ogni domenica”.