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Alisson: "Il mio obiettivo è essere il migliore"


Le parole del portiere brasiliano durante la sua conferenza stampa a Pinzolo

Nel settimo giorno di ritiro a Pinzolo, Alisson è stato il protagonista della conferenza stampa al termine dell'allenamento mattutino.

Ecco il video della conferenza e di seguito le sue parole.

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È ripreso il lavoro con Savorani…

“Già l’anno scorso abbiamo fatto un bel lavoro, anche con Szczesny e Lobont. Szczesny ha fatto una grande Serie A, io quando ho dato il mio meglio, penso di avere fatto bene. È merito nostro e anche di Savorani che ha fatto un gran lavoro con noi. Sappiamo di poter fare ancora meglio e stiamo lavorando forte per riuscirci”.

Quanto abbiamo visto del vero Alisson lo scorso anno?

“L’anno scorso non ho giocato quanto volevo, e quando non giochi tanto non si riesce a fare il 100%. La misura vera si prende solo partita per partita. Il mio obiettivo è fare sempre di più per arrivare a essere il migliore”.

Cosa potrebbe apportare Totti da dirigente?

“Avere Totti con noi è sempre la migliore cosa. Potrà avvicinare i giocatori alla dirigenza. Conosce bene tutti, ha lavorato tanto con noi e tanti anni a Roma, per cui conosce tutto. Sarebbe un passo in avanti per facilitare le cose. Come persona è un grandissimo”.

Prime impressioni su Di Francesco?

“Ci stiamo conoscendo giorno per giorno. Conosciamo il suo lavoro a Sassuolo, ha fatto bene. Noi abbiamo già fatto un gran lavoro lo scorso anno, qualcosa manca ma lui può sistemare questi piccoli difetti con le sue qualità. È un allenatore intelligente, è un ex calciatore e sa come parlare e gestire la squadra. Sarà buono per noi quest’anno”.

Le uscite basse sono la cosa in cui sei più migliorato qui in Italia?

“È vero. Ho migliorato i particolari, piccoli movimenti su cui ho lavorato qui in Italia. Tutto questo mi ha fatto bene.

È vero che potresti diventare comunitario?

“Sì. Lavoriamo su questo, mia moglie ha discendenze tedesche e italiane. Stiamo cercando di ottenere la doppia cittadinanza italiana”.

Di Francesco gioca con la difesa alta: da portiere che sensazione hai?

“Gioco come vuole l’allenatore, l’importante è imparare allenandosi ed essere pronti per il campo. Anche l’anno scorso ho fatto interventi su fughe di 40 metri, succede. L’importante è imparare ad avere le misure giuste sempre”.

Si è parlato di Diego Alves come lo vedresti?

“Per me è indifferente, faccio il mio lavoro. Voglio fare il mio meglio per la Roma, rispetto tutti quelli che sono al mio fianco, mi aiutano giorno dopo giorno a fare il meglio per la Roma, solo questo conta”.

L’anno scorso sei stato il secondo di Szczesny. Ti ha dato qualche consiglio?

“Io non penso di essere stato secondo portiere. Ero titolare nelle coppe, lui in campionato. Ho imparato da lui e lui da me. Wojciech ha una forte personalità, non dà peso agli errori, ha voglia di vincere, è un bravo ragazzo anche fuori dal campo. Ho sofferto un po’ per non giocare tanto quanto volevo, ma questo non conta, conta solo questa stagione”.

Sapere di partire titolare cambia il tuo approccio in allenamento?

“Non cambia nulla del mio lavoro. Ho sempre cercato di dare il mio meglio. L’anno scorso non era certo che sarebbe venuto Szczesny, per cui mi preparavo come se dovessi giocare sempre Per fare bene in nazionale devo fare bene qui a Roma”.

Rispetto all’anno scorso sembra che voi portieri stiate lavorando meno con i piedi.

“Sono migliorato su questo aspetto. Abbiamo lavorato due giorni anche sul gioco con i piedi. Il mister al momento ha puntato più a lavori specifici per difesa ed attacco. Per il nostro gioco con piedi ci sarà tempo anche in America”.

L’anno scorso Gerson non è riuscito a incidere. Cosa pensi che gli manchi?

“Solo giocare. Ha tanta voglia di giocare. Quando siamo in campo facciamo il nostro lavoro, gli manca solo di giocare. Ha imparato tanto, anche la lingua. È giovane ma penso che io sia pronto per l’opportunità di giocare e mostrare il suo valore”.

L’anno scorso ha giocato in totale 15 partite. Sei pronto per il campionato da titolare?

“Debuttare è sempre un’emozione particolare, ma non ho paura. È arrivato il mio momento, è quello che volevo fare l’anno scorso e non ho potuto”.