Ciao Francesco,
mi chiamo Russel Miracle. Sono un normale ragazzo di 29 anni che abita a Giacarta, la capitale dell’Indonesia. Sono nato e cresciuto a Denpasar, a Bali e lavoro come prestigiatore professionista.
Domenica sarà una giornata emozionante per me – tutto questo perché nel lontano 1996 mi sono messo a guardare una partita di Serie A.
Avevo appeno nove anni. Quella sera a Denpasar, mio padre stava guardando Roma – Milan, una grande vittoria per 3-0, in cui tu sei stato uno dei marcatori. Da quel momento, ho voluto conoscerti meglio.
Ho iniziato a imparare cose su di te e quindi ho iniziato a conoscere la Roma. Non dimenticherò mai il 1º dicembre 1996. Quel giorno, ho potuto testimoniare come tu abbia salvato la Roma negli ultimi tre minuti nella partita dell’Olimpico contro la Fiorentina, terminata 3-3.
È stato il mio primo giorno da tuo fan sfegatato.
In quegli anni non era molto comune in Indonesia essere un tuo tifoso o un tifoso della Roma. La stagione 1996-97 dei giallorossi non è stata delle migliori. Prima della fine della stagione la Roma ha esonerato Carlos Bianchi e tu dovevi ancora affermarti come fuoriclasse della Serie A.
Tuttavia, se all’epoca in Indonesia non era normale adorare Francesco Totti, lo sarebbe presto stato. I fatti hanno poi dimostrato come io sia stato un tifoso della prima ora del miglior calciatore di sempre.
Mi hai insegnato il significato di fedeltà, amore e passione.
Per me, non ci sarà nessun altro come te. Non ci sarà un altro Francesco Totti.
So che sono solo una voce. Una voce tra milioni di tifosi giallorossi sparsi per il mondo.
E non solo di tifosi della Roma. Vedo in giro i tributi che ti riservano persone che non seguono nemmeno il calcio.
Perché questo va oltre il calcio.
Se provassi ad elencare tutti i ricordi e gli splendidi momenti che mi hai fatto vivere, questa lettera sarebbe troppo lunga. Ma vorrei solo ricordarne uno. Un momento indimenticabile per un fan sfegatato come me – il momento in cui finalmente sono riuscito a incontrarti!
Purtroppo, non sono stato così fortunato da riuscire a venire a Roma per vederti giocare o solo per vedere un tuo allenamento, ma Dio è buono.
Dio è stato molto buono con me.
Mi ha consentito di vederti quando la Roma è venuta a Giacarta!
Il comitato dell’AS Roma Indonesia Day 2015 ha infatti deciso che sarei stato io il presentatore della partita. Dopo il riscaldamento, ho visto che stavi rientrando negli spogliatoi e l’entrata era giusto dietro di me.
Non so parlare italiano ma mi ero preparato la domanda: “Capitano, posso scattare una foto con te?”
Mi hai risposto con un sorriso – quasi una risata. Non sapevo se fosse per il mio italiano scarso oppure perché pensavi che fossi così presuntuoso da presentarmi in questo modo.
Click!
Una foto memorabile con l’idolo della mia infanzia.
Francesco, voglio dirti questo: Non ci sarà nessun altro come te in futuro.
So che in futuro ci potranno essere molti giocatori forti, molti giocatori fedeli, dei grandi personaggi, dei calciatori unici e dei guerrieri nati.
Spero che molti di loro possano vestire la maglia della Roma ma tu sei l’unico che è riuscito a racchiudere tutte queste qualità in una sola persona.
Grazie Francesco, è tutto quello che posso dirti.
Ti auguro tutto il meglio per la tua vita futura.
C’è solo un Francesco Totti…
Con affetto,
Russel Miracle
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