Kevin Strootman si approccia al Derby di domenica ricordando quanto è stato importante per lui quello di andata.
“E’ stato un momento speciale che non dimenticherò mai” ha detto l’olandese in una intervista rilasciata oggi a Sky Sport. “Nelle precedenti settimane non stavo giocando al mio livello, anche se società, allenatore e compagni mi supportavano sempre. Dopo quel gol ho preso fiducia: non voglio dire che dopo quel Derby ho giocato molto meglio, ma di sicuro mi ha dato delle belle motivazioni per lavorare ancora di più”.
Ora Kevin è però focalizzato sulla sfida di domenica, dove “vincere questa gara ora è l’unica cosa che conta” per consolidare la seconda posizione in classifica.
Credete ancora alla possibilità di riprendere la Juve?
“Questa cosa me la chiedete sempre dopo una vittoria. Loro sono fortissimi, una grande squadra come hanno dimostrato anche in Champions. Noi dobbiamo concentrarci sul secondo posto ora, per questo dobbiamo vincere domenica, e poi si vedrà. Noi come loro abbiamo ancora partite difficili, quindi dobbiamo pensare a noi stessi. Se noi arriviamo al secondo posto davanti al Napoli secondo me abbiamo fatto bene, perché anche gli azzurri sono una grandissima squadra”.
Domenica sei andato in gol su inserimento: è una tua caratteristica o sono cose che provate in allenamento?
"Lavoriamo su tante cose in allenamento, anche su queste. Lo stesso Radja quest’anno è migliorato tanto in fase realizzativa. Da qualche mese è cambiato un po' il mio ruolo, sto giocando un po’ più avanti e devo ancora migliorare sotto porta. A Pescara dopo la palla di Leo e l’assist perfetto di Stephan non potevo non segnare”.
Tra Edin e il mister è tutto risolto?
“Sì, Edin sa di aver sbagliato, hanno parlato insieme e lui ha chiesto scusa. Sono cose che possono succedere nel calcio, lui vuole fare gol, ma il mister pensa anche alle partite successive perché come centravanti abbiamo lui e Totti che possono coprire quella posizione. Per questo lo ha tolto, ma magari domenica Edin fa gol nel Derby”.
Perché compagni, allenatori e commentatori parlano sempre bene di te?
"Non lo so, sono io che devo chiederlo a voi. Spero che parleranno bene di me anche dopo il derby. Do sempre il 100% in campo, ma senza i miei compagni non sarei nulla, non sono il giocatore che dribbla tre avversari e va in porta. Io ho bisogno della squadra e loro di me”.
Si parla molto del tuo contratto, il tuo futuro sarà alla Roma?
“Stiamo parlando, ora è arrivato un nuovo direttore sportivo. Noi stiamo parlando del nuovo contratto e io ho sempre detto che mi trovo bene qui, dove mi hanno sostenuto sempre tutti, anche durante e dopo l'infortunio e sono in sintonia con i compagni, l’allenatore e i dirigenti. Stiamo parlando e se si parla di un contratto di 5 anni è normale che tutte le cose devono essere a posto. Di sicuro il prossimo anno sarò qui”.
Cosa ti ha colpito del lavoro di Spalletti e cosa pensi del suo futuro?
“Il Mister ha cambiato la mentalità qui. A Roma, come dice sempre, viviamo spesso momenti in cui facciamo bene una serie di partite e si parla di grande squadra, ma poi magari facciamo male in due o tre partite. Questa cosa va eliminata, perché noi dobbiamo sempre fare bene nonostante in Italia il campionato è difficile, dobbiamo sempre mostrare di essere una grande squadra. Il mister tatticamente è fortissimo e noi infatti siamo sempre preparati contro ogni avversario da questo punto di vista. Spero che rimanga, perché vedo che anche lui come me parla spesso del suo contratto perché glielo chiedete sempre voi giornalisti. Ripeto, io spero che rimanga perché il mister sta facendo bene e io mi trovo bene con lui”.
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