“Contro Chievo e Genoa, ci rigiochiamo la qualificazione con il Porto”, ha dichiarato il tecnico in conferenza stampa. “Le due partite dei preliminari le rigiochiamo con due nomi differenti”.
“Vogliamo giocare nella competizione più bella del calcio: la Champions League è una competizione bellissima. Ci siamo costruiti la possibilità di giocarci nella prossima stagione, però poi ci sono anche gli avversari, che sono anche forti”.
Il tecnico ha ammesso di avere in mente da giorni solo la partita di domani pomeriggio.
“Prima mi sono fermato al cancello per firmare degli autografi ai bambini: è tutta la settimana che penso al Chievo e al rombo, ho rischiato di firmare gli autografi Chievo-rombo perché non parliamo d’altro”.
“Rischio di un calo dopo la vittoria con la Juventus? Per come lo vedo io no. L’unico rischio è trovare di fronte una squadra forte che crea problemi. Il Chievo ha fatto vedere di essere in grado di mettere in difficoltà le squadre più forti e di avere un’identità ben chiara e precisa che percorre e viene sviluppata ad alta velocità e grande qualità. Il rischio è questo. Io avevo detto ai ragazzi che andavano vinte tutti: dal mio punto di vista ne mancano due da vincere per finire davanti al Napoli”.
“Per quanto mi riguarda - ha concluso il tecnico - il futuro dipende dalla vittoria di domani”.
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