“Vedo un gruppo più convinto, anche dal punto di vista della mentalità: credo che sia più vincente rispetto all’anno passato. Anche per giocatori che sono arrivati e che ti trasmettono quella carica che serve. Hanno tanto carisma”.
È una Roma cresciuta in personalità quella che ieri ha conquistato i tre punti su un campo difficile come quello di Bergamo. Parola di Stephan El Shaarawy.
“All’inizio le aspettative sono molto alte, soprattutto a Roma”, ha dichiarato l’attaccante giallorosso a Roma Radio. “Uno come Kolarov secondo me ti trasmette tanto, tutto in senso positivo, soprattutto dal punto di vista verbale. Magari ci sono calciatori come Kevin e Radja che ti trascinano sul campo con percussioni e contrasti vinti e altri che a livello verbale, come Daniele, ti portano a fare di più”.
A Boston sei stato bloccato da un mal di schiena, come stai ora?
“Abbiamo fatto un buon lavoro, pensato per tornare a ridosso dell’inizio del campionato già pronto. La condizione fisica non è al 100%, ma sono contento di essere tornato a disposizione sul mister”.
Di Francesco chiede agli esterni un gioco diverso rispetto a quello che mettevate in pratica la scorsa stagione: è questo il gioco ideale per te?
“È vero, è un gioco che avvantaggia molto gli esterni di attacco, lui chiede molti tagli e di andare in profondità. Sono le mie caratteristiche e questa cosa mi dà vantaggi. Dobbiamo ascoltarlo, perché è un allenatore capace. Penso che ieri abbiamo fatto una partita sotto il punto di vista fisico importante, è chiaro che non abbiamo offerto un gioco spettacolare me l’abbiamo portata a casa con tanta personalità”.
L’allenatore è molto attento alla tattica: quanto ci vuole per assorbire i suoi insegnamenti?
“Dobbiamo provare a fare le cose che si fanno in allenamento, che in partita arriveranno col tempo. Le intenzioni sono quelle e ci stiamo provando. Il campo ieri poi non ci ha aiutato perché non era in condizioni perfette. Non ci ha facilitato. Abbiamo dovuto portarla a casa e ci siamo riusciti. Non è mai semplice giocare con l’Altalanta, sono stati sempre in crescita per tutta la scorsa stagione. La Roma non vinceva da tanto contro loro, penso che la vittoria di ieri sia un dato molto positivo e ce la teniamo stretta: ci darà fiducia sotto il punto di vista della grinta e della determinazione. La Roma lo scorso anno le partite così in equilibrio non riusciva a portarle a casa”.
Eguagliare l’anno scorso non sarà facile, quali sono gli obiettivi?
“Continuare come ho finito l’anno scorso, ho fatto più gol e più assist rispetto a quando sono arrivato nella Capitale. Quest’anno c’è sicuramente l’obiettivo di migliorare ancora nelle prestazioni e nei gol. Il Mondiale per me è un obiettivo importante, non sono riuscito a farlo nel 2014 per via dell’infortunio e quest’anno voglio provarci”.
Avete seguito la lezione di Rosetti sul VAR, vi influenza sul campo mente giocate?
“Io non ci ho pensato nemmeno un secondo, ma spero che sia una cosa in grado di aiutare il calcio, gli arbitri e tutto il movimento”.
Giovedì c’è un momento importante, il sorteggio di Champions League: chi preferiresti affrontare?
“Prima o poi le forti dobbiamo incontrarle tutte. Io non gioco i gironi dal 2012, ho un debole per questa manifestazione e quindi non vedo l’ora. Non ho preferenze, vorrei solo giocarla”.
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