Per Hector Moreno il pericolo numero uno nella trasferta di Bergamo sarà il Papu Gomez.
“Il riferimento dell’Atalanta è l’argentino, un giocatore straordinario”, ha dichiarato il difensore giallorosso in un'intervista rilasciata al nostro Match Program. “Gomez ha fatto talmente bene che ha avuto anche l’opportunità di vestire la maglia della nazionale del suo paese”.
Ecco una sintesi dell’intervista del messicano in vista della sfida di domenica allo stadio Atleti Azzurri d’Italia.
Quanto è difficile iniziare il campionato affrontando subito un avversario che parteciperà alla prossima Europa League?
“La gara contro l’Atalanta sarà complicata. Lo scorso anno sono stati la rivelazione del campionato e in questa stagione giocheranno in Europa. Ma credo che la Roma abbia le caratteristiche giuste e i giocatori giusti per vincere la partita e imporre la propria personalità, cercando di lottare su tutti i palloni e proporre un bel gioco. Spero quindi che potremo tornare a Roma con un buon risultato”.
Conosce qualche giocatore degli avversari?
“Il loro riferimento è il “Papu” Gomez, un giocatore straordinario. L’altro giorno, mentre eravamo in Spagna, ho guardato la partita contro il Valencia e c’era un giocatore che ero solito affrontare in passato, l’olandese Hateboer, un esterno nei cinque. Poi in attacco hanno due attaccanti di peso, di grande stazza, quindi sarà difficile. Mettono sempre tanta intensità, lottano su ogni pallone, si aiutano a vicenda, sono un’ottima squadra, molto coesa, sarà difficile per tutti affrontarla, lo sarà anche per noi. Ma con la qualità dei nostri giocatori potremo sicuramente tenergli testa”.
Che ne pensa del calcio che vuole proporre Di Francesco?
“Il sistema proposto da Di Francesco per me non è un problema, la cosa importante non è il fatto che si giochi con il 4-3-3 o il 3-4-3, bisogna innanzitutto imparare a conoscere i propri compagni, trovare la giusta chimica e la giusta intesa. Di Francesco ha il suo modo di intendere il calcio e di preparare le partite, ma sul campo la cosa importante è essere squadra, essere compatti e remare tutti nella stessa direzione”.
Qual è la sua qualità migliore e in cosa crede di dover migliorare?
“Posso migliorare sotto diversi punti di vista, non credo di saper fare tutto in maniera eccellente. Cerco di migliorare ogni giorno, dal trattamento palla alla visione di gioco, dalla velocità alla potenza. Sono sempre felice di parlare e confrontarmi con persone che possono aiutarmi a crescere. È qualcosa che cerco di fare da sempre, quella di migliorare giorno dopo giorno. Ma non mi piace parlare più di tanto delle mie qualità. Spero di poter dimostrare il mio valore quando scenderò in campo. Se devo individuare una cosa che credo di essere bravo a fare direi aiutare la squadra a costruire il gioco da dietro. Credo di poter essere utile a un allenatore come Di Francesco a cui piace il gioco offensivo e a cui piace che l’azione venga costruita da dietro”.
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