La Roma è tra le migliori difese del campionato: cosa significa questo dato per lei?
“Significa che dobbiamo migliorare in casa e prendere meno reti. Al di là di questo, questo discorso non si lega solo alla linea difensiva, che ha avuto un ottimo atteggiamento, ma a un concetto generale di squadra: con il passare delle gare siamo bravi a leggere meglio le situazioni e a difendere tutti insieme. Il merito di questi risultati è quindi del blocco squadra che sa muoversi in una determinata maniera”.
Schick e Karsdorp come stanno?
“Karsdorp domani giocherà titolare, Schick invece deve ancora proseguire il suo percorso di crescita”.
Contro il Napoli e e il Torino forse avete creato troppo poco nell’area avversaria, dove deve migliorare la squadra?
“La Roma è la squadra che fa più duelli uno contro uno e li vince, dobbiamo dare continuità a questo dato. Siamo poi la seconda squadra in campionato che va più al cross dopo l’Inter: questo significa che in area ci arriviamo, è solo che dobbiamo riempire meglio l’area di rigore. Con il Torino abbiamo avuto più del 65% di possesso palla, avendo creato tante occasioni pericolose, ma abbiamo sbagliato qualcosa di troppo negli ultimi metri. Quella di domenica scorsa non è una vittoria sporca come quella contro l’Atalanta, in cui abbiamo sofferto di più, ma certamente dovevamo fare meglio in certe situazioni. La vittoria a Torino è stata costruita più sul gioco e sulla mentalità. Con il Napoli poi nel secondo tempo abbiamo preso un palo e una traversa e questo significa che siamo lo stesso entrati in area e con un pizzico di determinazione potevamo fare meglio. Con il Chelsea, infine, abbiamo creato tanto. Esclusa quella con l’Atalanta, quindi, vi sto parlando di tutte partite in cui abbiamo creato. Questo vuol dire che stiamo migliorando sotto questo punto di vista e che stiamo diventando una squadra importante”.
È il momento del turn over anche per Kolarov e Dzeko?
“Credo che in questo momento non lascerò nessuno dei due in panchina, nemmeno nella partita di domani. Dal punto di vista dell’atteggiamento e del modo di giocare adesso sono importanti, soprattutto dal punto di vista mentale. Possono quindi giocare la gara contro il Crotone. Poi prima del Bologna valuterò come agire”.
Lei il turn over lo pensa gara dopo gara o lo farà soprattutto in vista di una partita importante come Roma-Chelsea?
“Io cerco sempre di mettere in campo la formazione migliore possibile. Quando si gioca spesso bisogna valutare la condizione fisica, i carichi di lavoro. Con il Crotone scenderà il campo la squadra migliore che io ritengo giusta per poter vincere. Ora serve pensare al campionato: le prossime sono due partite in cui dobbiamo fare il massimo per avere sei punti. Saranno gare mai facili, basti pensare che il Crotone è quello che l’anno scorso ha fatto il miracolo e si è salvato e ha un allenatore preparato. Quindi oggi come oggi penso al Crotone, è questa la prima partita importante da vincere”.
Qual è il suo pensiero sugli adesivi in Curva Sud? Crede che le società debbano fare di più per allontanare certi fatti dagli stadi?
“Ci sono le istituzioni competenti che devono occuparsi di questo. Questa è una questione culturale. È assurdo, oggi come oggi, parlare di antisemitismo, da gente che magari non ha nemmeno vissuto certe situazioni. Io dico che oggi mi sento anche io Anna Frank. Ritengo che quello che stiamo vivendo sia tutta un’assurdità”.
Sta preparando la squadra per l’ingresso di Schick? Giocherebbe da esterno come hanno fatto Gerson e Nainggolan nelle ultime due gare? Oppure loro hanno giocato in quella posizione in vista di un suo impiego assieme a Dzeko?
“Schick si deve mettere a posto, gli serve una condizione adeguata. Può giocare in qualsiasi ruolo. Il suo inserimento comunque non deve cambiare la filosofia del gruppo. La squadra deve mantenere e manterrà la sua mentalità: corta, aggressiva, con la voglia di andare avanti. Ritengo che Schick sia un ottimo calciatore che al momento deve ritrovare ancora la migliore condizione fisica. Ora non è al top, non è al meglio, ma piano piano lo metteremo dentro perché lo ritengo per noi un valore aggiunto”.
Dove prevede l’utilizzo di Florenzi?
“Alessandro ha dimostrato che può giocare sia basso che alto. Non dimentichiamoci che viene da dieci mesi di stop, per me ha giocato anche tanto in base alle prospettive e sono contentissimo del rendimento che ha avuto. Fa fatica a sopportare un impegno dietro l’altro. In base agli avversari sceglierò. Alessandro è un valore aggiunto per noi, come lo sarà Schick”.
Fazio e Manolas a che punto sono nel loro recupero dagli infortuni?
“Fazio potrebbe essere disponibile per domani, oggi lo valuteremo nel test in allenamento. Se dovesse dare risposte positive sarà della partita. Per Manolas l’obiettivo è quello dei averlo disponibile con il Chelsea. Il suo rientro balla tra Chelsea e Fiorentina. Sta facendo un ottimo percorso, siamo ottimisti”.
Cosa ne pensa della visita proposta da Lotito ad Auschwitz?
“Ne sono contentissimo, magari ci andrò anche io con tutti loro. È una questione di cultura, per averla serve sia studiare, sia rivivere certe situazioni tragiche del passato”.
Dopo quattro mesi a che punto è la Roma di Eusebio Di Francesco?
“Sono molto contento, soddisfatto di quello che è la squadra, il gruppo e l’ambiente. Credo che siamo cresciuti tantissimo: in Europa e in campionato l’idea di gioco che voglio trasmettere sta passando e questo è il dettaglio più importante. Quattro mesi non sono niente per me. Domani c’è una partita importante e serve trovare la continuità di atteggiamenti e prestazioni. Io sono convinto che continuando così i risultati arriveranno. I voti non li dò: sono contento ma non mi accontento ancora”.
Quanto margini di miglioramento ci sono?
“Pretendo di più dal punto di vista della continuità nell’arco dei 90 minuti. A volte rallentiamo le nostre possibilità di far male agli avversari. Questo è un lavoro che si guadagna con il tempo, mancano ancora dei meccanismi e dei giocatori che ci stanno entrando pian piano. Domani Karsdorp giocherà la prima ma finora non ha ancora avuto il tempo di assimilare tutti i concetti. Moreno ha ammesso lui stesso che prima lavorava con l’uomo e ora lavora con la palla: per questo tipo di consapevolezze ci vogliono dei tempi. Mi auguro che Karsdorp assimili quanto prima certi concetti”.
C’è possibilità di vedere De Rossi e Gonalons in campo insieme?
“Contro il Napoli stavo per fare questa scelta. Domani non la farò, ma vedremo se arriverà per altre gare. Domani dei due giocherà o l’uno o l’altro”.
Gerson e Cengiz nelle partite in cui sono stati impiegati hanno fatto bene: con il Crotone è la partita giusta per vederli dal primo minuto?
“Potrebbe essere, magari tutti e due insieme”.
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