Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
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Di Francesco: “Serve più cattiveria quando si attacca”


La Roma esce sconfitta dal Wanda Metropolitano: due gol nella ripresa lasciano i giallorossi con l’amaro in bocca. Ora per il passaggio agli ottavi di Champions League sarà decisiva la sfida contro il Qarabag. Se l’Atletico Madrid non dovesse vincere contro il Chelsea basterebbe un punto. In caso di vittoria contro gli azeri il passaggio sarebbe certo. Eppure le occasioni per poter far male alla squadra di Simeone questa sera non sono mancate

“Quando trasmetti una certa mentalità a una squadra e riesci a essere aggressivo in un campo difficile come questo, la qualità deve venire fuori: bisogna essere più lucidi. Oggi siamo venuti a giocarcela alla grande contro degli avversari che dovevano solo vincere, hanno avuto più voglia di noi e forse dobbiamo capire che per diventare più grandi serve più cattiveria non solo quando si difende ma anche quando si attacca”.

La Roma esce sconfitta dal Wanda Metropolitano: due gol nella ripresa lasciano i giallorossi con l’amaro in bocca. Ora per il passaggio agli ottavi di Champions League sarà decisiva la sfida contro il Qarabag. Se l’Atletico Madrid non dovesse vincere contro il Chelsea basterebbe un punto. In caso di vittoria contro gli azeri, però, il passaggio sarebbe certo. Eppure le occasioni per poter far male alla squadra di Simeone questa sera non sono mancate.

“Non dimentichiamoci chi abbiamo affrontato, un gruppo composto da tutti giocatori di qualità: abbiamo giocato alla pari fino al loro gol, siamo stati imprecisi nel primo tempo quando abbiamo recuperato la palla, in almeno undici o dodici palloni nella loro metà campo", ha dichiarato il tecnico giallorosso al termine del match di Madrid. "Dovevamo essere più determinati nell’ultimo passaggio e andare a cercare il gol. Loro hanno creato pochissimo nei primi 45 minuti, mentre nella ripresa hanno dimostrato di avere più rabbia e cattiveria”.

Questa forse appartiene alla categoria delle sconfitte sane? Forse si veniva troppo dall’euforia Derby?

“L’euforia fa bene, la presunzione no. Dobbiamo capire questo, stiamo attraversando un percorso di crescita: se non si perde è meglio, ma le sconfitte vanno prese in modo intelligente, lavorando sugli errori. Tecnicamente per la squadra che siamo abbiamo sbagliato un po’ troppo questa sera, ma non dobbiamo dimenticare che l’Atletico mette in difficoltà tutti gli avversari che affronta. C’è stato grande equilibrio, ma abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti anche stasera e che abbiamo grande personalità”.

A Dzeko manca il gol da un mese: è troppo?

“Segnerà, cercando di mettersi ancora più a disposizione della squadra. Non deve pensare al gol, quando un attaccante non lo fa è chiaramente condizionato, ma nel primo tempo potevamo essere più precisi nell’ultima giocata: questo forse non gli ha permesso di essere incisivo”.

A dice che oggi hai cambiato troppo la formazione come risponderesti?

“Rispondo con i risultati e con i fatti: in precedenza le risposte sono state ottime. Se l’Atletico ci avesse messo sotto dal primo minuto capirei le eventuali critiche, ma non è stato così. Nell’ultima mezz’ora siamo mancati, è lì che dovevamo dare di più: loro avevano messo più attaccanti per cercare il tutto per tutto. Non cerco di dare risposte, dobbiamo lavorare con la mentalità che abbiamo acquisito: i ragazzi non devono perderla, non devono pensare di essere diventati bravi”.