“Ho trovato subito il feeling con i compagni di squadra. Sono contento di essere qui e non vediamo l’ora che cominci il campionato”.
Oggi Alexandar Kolarov è stato presentato alla stampa, durante una conferenza a Siviglia. Il difensore ha parlato degli obiettivi della stagione che è alle porte.
“Mi hanno accolto molto bene, sia l’allenatore sia i giocatori. Alcuni li conoscevo prima, con Edin ho giocato quattro o cinque anni insieme, Daniele lo conoscevo da avversario. Al momento procede tutto bene, ci stiamo preparando al massimo per l’inizio del campionato non vediamo l’ora di partire”.
Hai giocato anche da centrale al City, ma ieri da laterale sei stato il migliore in campo. È questo il momento in cui sei più consapevole della tua forza in carriera?
“L’anno scorso ho giocato molto da centrale, è vero. Cerco di migliorare sempre: ho 31 anni e credo di poter dare tanto in entrambi i ruoli. Sono qui cercando di dare qualcosa per vincere, sappiamo che Roma è una piazza difficile, io cerco sempre di dare l’esempio fuori e dentro il campo. Mi sento maturo e pronto per qualsiasi cosa. Aspetto questa stagione che sarà lunga e mi faccio trovare pronto per qualsiasi cosa”.
Il tuo acquisto ha creato delle divisioni tra Roma e Lazio: come pensi di mettere d’accordo tutti? In caso di gol in un Derby esulteresti?
“Nella vita non puoi mettere tutti d’accordo. Quando ero alla Lazio era un periodo importante, come lo è stato il City nella mia carriera, ora sono un giocatore della Roma e sono molto contento di esserci. Non posso e non voglio cancellare il mio passato, come ho dato 100% nelle altre avventure della mia carriera darò il massimo per la Roma. Sono contentissimo di essere qui e se faccio gol e vinciamo esulterò”.
Cosa ti ha spinto a venire alla Roma, lasciando una squadra molto ambiziosa come il City?
“Parlando con il Direttore abbiamo trovato l’accordo in cinque minuti, conoscevo già la piazza ed ero contento di aver ricevuto la sua chiamata per propormi questa possibilità”.
Conosci bene Mahrez e lo hai affrontato, perché è così difficile marcarlo e quanto può aggiungere a questa Roma?
“C’è il direttore qui, perché chiedere a me? È forte, sarei contento di averlo con noi, ma non decido io. Se viene è il benvenuto, come lo sono tutti i giocatori di qualità. È difficile marcarlo, è di qualità, senza dubbio”.
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