“Non mi accontento, non ho fatto programmi e finora ho cercato solo di lavorare, mettendo a disposizione della squadra le mie idee di calcio. Non devo conquistare l’ambiente fuori, quella è solo una conseguenza: devo conquistare il mio gruppo, sono loro quelli che trascinano il pubblico. Roma, però, è una città che spesso tende ad accontentarsi e io non voglio questo”.
La vittoria del Derby, il primato nel girone di Champions League, il quarto posto in Serie A con una partita da recuperare: la Roma sta vivendo un periodo molto positivo, ma Eusebio Di Francesco non vuole fermarsi ora.
“I ragazzi hanno affrontato alla grande il Derby e sono convinto che prepareranno anche questa sfida al meglio", ha dichiarato il tecnico giallorosso alla vigilia di Atletico Madrid-Roma. "Ce la vedremo con una squadra che in Europa ha sempre fatto bene. Abbiamo un buon margine di vantaggio ma non dobbiamo accontentarci e portare a casa un risultato positivo”.
Come sta Nainggolan?
“Nainggolan è convocato e significa che è disponibile”.
Gerson è riproponibile da titolare come accaduto a Londra?
“Gerson può essere una delle possibilità domani sera. Ritengo che sia un giocatore che ha già fatto bene nel ruolo di alto a destra e può fare lo stesso anche domani. Oggi come oggi non dico niente, saprete tutto domani sera”.
Che atteggiamento tattico si aspetta dall’Atletico?
“Ho visto le ultime gare: questa squadra è sempre molto aggressiva con gli avversari. Lo sarà ancora di più domani e dovremo essere bravi a rispondere colpo su colpo cercando per quanto possibile di stare nella loro metà campo. Questo è un ambiente molto difficile e loro sono molto forti. Serve l’umiltà di stare tutti insieme con la consapevolezza che stiamo crescendo tanto”.
Nelle scelte di domani darai più attenzione anche alla sfida di Genova? Questa non è una partita decisiva ai fini della qualificazione…
“Per me è decisiva. Quella di Genova viene successivamente. Domani sarà determinante per poter passare il turno prima possibile e restare in testa al girone. A Genoa non ci penso, non vivo le gare così. Sceglierò i giocatori più adatti e idonei a giocare questa partita”.
Si è visto grande gruppo, anche nelle foto sui social media con i giocatori a cena. Cosa c’è di tuo in tutto questo?
“Dall’inizio dell’anno ci stiamo lavorando su questo discorso, sono contentissimo che loro si uniscano stando insieme, magari bevendo solo acqua (ride, ndr)”.
Hai affrontato Simeone nei Derby quando giocavi con la Roma, ma anche in coppa contro l’Atletico: che ricordi hai di quelle partite?
“Simeone è un allenatore di grande carattere, ha le stesse caratteristiche che aveva da giocatore. Di quelle partite contro l’Atletico mi ricordo solo il pubblico che era molto caldo, un ambiente difficile dove ci sono stati degli errori, ma furono comunque due grandi gare sua all’andata sia al ritorno”.
Si aspettava di arrivare qui a Madrid in queste condizioni di classifica? La Roma è a un passo dalla qualificazione: ma l’obiettivo per voi è il primo posto?
“Non mi aspettavo che l’Altetico avesse solo tre punti in classifica, ma il nostro cammino è stato buono: considerato che avremmo anche meritato la vittoria a Londra. In questo momento dobbiamo cercare di qualificarci e di arrivare primi in classifica”.
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