"Sono convinto che i ragazzi ci sono: questa squadra negli ultimi minuti ha dominato fisicamente la partita, perché non può farlo dall’inizio? Dobbiamo dare più forza e convinzione alla squadra”.
Decide il gol di Benatia nella sfida dell’Allianz Stadium: la Roma non riesce a trovare il pareggio, nonostante la grande occasione capitata sui piedi di Patrik Schick al 94’. Ecco le parole di Eusebio Di Francesco dopo la sconfitta per 1-0 contro la Juventus.
“Io credo che nel secondo tempo siamo cresciti dopo 15 minuti di gioco. La Juve è stata determinata nella partita, ha avuto la possibilità di andare in vantaggio su una nostra disattenzione su calcio d’angolo: stessa cosa che ci era successa contro il Torino. Continuiamo a sbagliare sotto porta e oggi affrontavamo una squadra che concede pochissimo a tutti, comprese Inter e Napoli. Credo che noi siamo stati quelli che qui hanno avuto le occasioni più nitide, per mentalità e determinazione. Però stasera siamo mancati nelle pressioni che ci hanno contraddistinto ultimamente, siamo stati troppo in ritardo su quello che avevamo preparato, anche per merito loro, che hanno approcciato meglio di noi la partita”.
Avendo perso la Roma con le prime tre, può essere tutto frutto di un problema psicologico?
“Io non sono venuto qui per prendere l’1-0 e andare a casa. Io lavoro sulla squadra per darle forza e per cercare di andarci a giocare le partite da tutte le parti. Oggi ci abbiamo provato, ma la Juve l’ha interpretata molto meglio di noi all’inizio. Abbiamo avuto la capacità di rimanere molto in partita rischiando qualche ripartenza, che nel nostro modo di giocare ci sta. Le difficoltà alla Juventus le abbiamo create e credo che poche squadre ci siano riuscite allo Stadium. Questo ci deve fare forza e positività. Peccato: col Torino siamo usciti dominando e prendendo gol su calcio piazzato, oggi ci siamo ripetuti cambiando diversi interpreti, si vede che non basta e che devo lavorare ancora di più”.
Nei primi minuti avete perso un po’ di ordine in mezzo al campo: perché?
“Sono d’accordissimo, ci siamo un pochino allungati e abbiamo sbagliato troppo il palleggio. In questo siamo mancati un pochino. Detto ciò, ci può stare di essere un po’ in difficoltà e se analizziamo la partita della Juve ci chiediamo perché si è abbassata tanto nel finale: questo è stato sicuramenbte merito nostro e delle pressioni che abbiamo fatto”.
Vi ha dato fastidio la posizione di Pjanic? De Rossi era sempre un po’ in ritardo su lui.
“Non doveva andarci De Rossi su lui, la scelta era quella di una mezzala ma eravamo sempre in ritardo quindi ogni tanto Daniele doveva andare in pressione. Sui tempi di aggressione eravamo sempre in ritardo e in quel caso non bisogna spingere perché creiamo buchi buoni per gli avversari. Dobbiamo migliorare, ma non dobbiamo perdere questa voglia di andare a prendere gli avversari, dobbiamo crescere”.
Con l’ingresso di Schick vi siete messi con il 4-2-3-1: è una soluzione che può tornarvi utile?
“Era un 4-2-4, perché sono tutti attaccanti, non esiste un trequartista tra quei quattro. Ci può stare a partita in corso ma noi lavoriamo tantissimo con il 4-3-3 che ci sta dando tantissime soddisfazioni. La squadra sta assimilando concetti che sono venuti un po’ di meno nella prima parte della gara, soprattutto nei movimenti che facciamo negli allenamenti”.
Allegri ha messo in panchina Dybala: forse dovrebbe far riposare un po’ Dzeko?
“Allegri ha la possibilità di poter scegliere molto meglio, io ho avuto Schick per poco tempo. Sono contento della grande disponibilità di Edin nei compagni, in certe situazioni l’aspetto psicologico di un attaccante è importante e sto cercando di riportare a Dzeko ai livelli di gol che gli si addicono”.
Cosa ha pensato all’ultimo secondo con l’occasione di Schick?
“Non solo quella. Abbiamo avuto tante situazioni di cross fatti bene davanti alla linea, dove non abbiamo avuto la capacità di attaccare e coprire bene l’area avversaria. Quelle sono tutte occasioni da gol. La Juventus, per esempio, ha sempre Mandzukic che va a dare fastidio in area: su questo dobbiamo migliorare”.
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