Serie A, Domenica, 15 DIC, 18:00 CET
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Di Francesco: “Non mi è piaciuto l’approccio alla gara”


“Siamo partiti malissimo i primi 25 minuti, è stato bravissimo il nostro portiere perché non eravamo proprio in partita. Avevamo questo continuo palleggio corto e non andavamo mai in profondità, ma appena ho invertito gli esterni di attacco loro erano costretti ad allungarsi e abbiamo trovato la soluzione giusta che ci ha ridato fluidità, manovra e occasioni. Siamo partiti benissimo nel secondo tempo e abbiamo preso gol su nostra ingenuità e sulla loro prima occasione nel secondo tempo. Quello che non mi è piaciuto è l’approccio alla gara, quei 25 minuti. Anche se la squadra ha reagito e ha creato tante occasioni importanti. Ho cercato di mettere tanti giocatori offensivi, che ci hanno permesso di trovare tante occasioni favorevoli che però non siamo riusciti a sfruttare”

"Quello che non mi è piaciuto è l’approccio alla gara, quei 25 minuti. Anche se la squadra ha poi reagito, creando diverse situazioni importanti. Ho cercato di mettere tanti giocatori offensivi, che ci hanno permesso di trovare tante occasioni favorevoli, ma non siamo riusciti a sfruttarle".

Queste le parole di Eusebio Di Francesco dopo la sconfitta casalinga contro la Sampdoria.

La Roma non riesce a trovare la via del gol. Dopo un primo tempo che vede Alisson protagonista in almeno tre occasioni e Viviano parare un rigore a Florenzi, nella ripresa c’è proprio il portiere blucerchiato a bloccare ogni occasione dei giallorossi. Gli ospiti, poi, a dieci minuti dal termine trovano con Zapata la rete che ha deciso il match.

“Siamo partiti malissimo i primi 25 minuti, è stato bravissimo il nostro portiere perché non eravamo proprio in partita. Avevamo questo continuo palleggio corto e non andavamo mai in profondità, ma appena ho invertito gli esterni di attacco loro erano costretti ad allungarsi e abbiamo trovato la soluzione giusta che ci ha ridato fluidità, manovra e occasioni. Siamo partiti benissimo nel secondo tempo e abbiamo preso gol su nostra ingenuità e sulla loro prima occasione nel secondo tempo".

La squadra oggi poteva rientrare in piena corsa per l’obiettivo Champions, invece sembrava debole e distratta. Che succede?

“La partita dura 90 minuti, io mi aspettavo meno brillantezza ma anche loro venivano da tre partite consecutive come noi e questo non è giustificabile. Non so perché siamo entrati impauriti e abbiamo messo in pratica un palleggio che non avevamo preparato. Sono stati bravi a tenerci nella nostra metà campo i nostri avversari. Noi facciamo fatica a fare gol e questo influenza il nostro cammino”.

Cosa succede a Schick?

“Si è fatto male ieri durante l’allenamento, ha un problema muscolare vicino a quello avuto in precedenza. Peccato perché era in grande crescita e fermarsi ora per lui è davvero inopportuno: poteva essere della partita. In genarle non ci riesce niente, al di là del calcio di rigore sbagliato. Questo non aiuta in un momento delicato come questo, non ci riesce niente. La squadra deve trovare la forza di reagire e restare in partita come ha fatto oggi, ma alla prima occasione della ripresa la Sampdoria ci ha punito oggi”.

Sembra venire meno anche la vostra solidità difensiva. Oggi avete preso davvero troppi tiri: cosa succede?

“Oggi sono stati troppi, è vero, abbiamo sempre avuto una buona fase difensiva, ma eravamo troppo aperti con i terzini. Quando un terzino va l’altro deve dare un minimo di copertura, questo dopo i primi 25 minuti lo abbiamo fatto e siamo usciti bene fuori. Poi è venuto il loro gol: lì potevamo difendere molto meglio il cross indirizzato a Zapata”.

Queste voci di mercato continue quanto influiscono nella testa di un giocatore come Edin Dzeko e anche nel suo lavoro?

“Se dovessimo pensare a questo dettaglio allora per come sono scesi in campo i primi 25 minuti anche gli altri dovevano essere tutti sul mercato. Questa sera il discorso non è legato solo a Edin. Meglio non parlare di mercato altrimenti rischia di essere travisato ciò che si dice”.

Le voci di mercato non la lasciano dormire?

“Non mi lascia dormire la prestazione dei primi 25 minuti e il fatto che non riusciamo a mettere la palla dentro. Poi del resto se ne parlerà alla fine di questa sessione”.

Ha parlato di qualche problema con i suoi calciatori durante la sosta invernale: qualcuno non si è comportato da professionista?

“Non ho detto questo, ho solo detto he bisogna avere maggiore attenzione in quello che si fa. Compresi noi che prepariamo queste situazioni. Sicuramente questa finestra di riposo è stata un disastro per noi, perché abbiamo giocato tre partite dopo una settimana. Secondo me ci vorrebbe la possibilità di riposare qualche giorno in più. Qualche errorino da parte nostra, in primis dell’allenatore, in questo periodo è stato fatto”.

Come mai la scelta di Florenzi rigorista?

“Uno doveva pur tirarlo, lo hanno sbagliato anche gli altri. Lui in allenamento li batteva benissimo ed è stato lui stesso a dirci che in caso di rigore sarebbe andato sul dischetto. Era il nostro capitano questa sera ed è un giocatore di esperienza, peccato che abbia sbagliato ma i rigori non li sbaglia solo chi non li tira”.