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Di Francesco: "I giocatori importanti come Cengiz cambiano le partite"


Le parole del tecnico giallorosso dopo la vittoria per 5-2 sul Benevento allo Stadio Olimpico

“Sono contento, i giocatori importanti cambiano le partite. A volte servono le giocate individuali, come quelle di squadra. I suoi movimenti sono stati importanti per fare gol. Certe cose le facevamo anche prima, ma tiravamo in curva o non concretizzavamo le tante giocate. Stasera Cengiz è stato bravo, è in un momento psicologico ottimale: è riuscito a concretizzare al meglio tutto quello che gli è capitato in mezzo ai piedi”.

Così Eusebio Di Francesco ha commentato la prova di Cengiz Under, uno dei protagonisti – con due gol e un assist – della vittoria per 5-2 sul Benevento. Le altre reti sono arrivate da Federico Fazio (suo il pareggio dopo l’iniziale svantaggio firmato Guilherme), Edin Dzeko e Gregoire Defrel, su rigore, che ha trovato la prima marcatura in giallorosso.

“Siamo partiti con un atteggiamento poco aggressivo ed eravamo sempre in ritardo sulle uscite. Poi la squadra ha creato tanto in fase offensiva e oggi abbiamo concretizzato molto. Però mi infastidiscono molto di più i due gol presi”.

È migliorata la situazione a livello offensivo? Avete concretizzato molto di più.

“Questo deve essere solo un punto di partenza nel concretizzare la grande mole di gioco. Il gol è stato importante per Edin e anche per Greg Defrel che si mette sempre a disposizione: i compagni hanno voluto fortemente che battesse lui il rigore, questo fa capire l’atteggiamento del ragazzo nei confronti della squadra”.

Cosa legge nell’esultanza rabbiosa di Dzeko?

“Ha cercato il gol anche nel primo tempo, ma il portiere è stato bravissimo. Lui vive per il gol e dopo aver segnato avete visto con che atteggiamento ha aiutato i compagni creando tanto nella manovra di squadra. Spesso si fa condizionare psicologicamente quando non riesce a fare gol: sono contento che oggi l’abbia fatto”.

Doppietta e assist per Cengiz: qualcuno deve chiedere scusa a Monchi?

“Qua non dobbiamo chiedere scusa a nessuno, oggi siamo bravi e domani meno bravi: è sempre così. Ci sono tanti giocatori come Cengiz, che è un classe ’97: viene da un altro calcio e un altro mondo, bisogna saperlo aspettare. In Italia non siamo abituati ad aspettare giovani italiani, figuriamoci gli stranieri. Ci esaltiamo e ci buttiamo a terra con molto facilità. Sono abituato a lavorare con i giovani, la verità sta sempre nel mezzo: certi giocatori vanno aspettati”.

Cosa non ha funzionato nel primo tempo?

“Eravamo tropo lenti nella manovra e non cercavamo la profondità. Quando abbiamo velocizzato le giocate in verticale siamo migliorati. Nel secondo tempo abbiamo occupato meglio gli spazi, trovando giocate in verticale e anche in ampiezza”.

Uno come Cengiz riuscirà a imporsi come leader?

“Leader ci si può diventare e lui deve migliorare: ora sta facendo anche degli allenamenti supplementari. A me piacciono quelli che diventano leader in mezzo al campo: mi servono calciatori che si prendono responsabilità, come ha fatto lui oggi”.

Quanto tornerà dal primo minuto Schick?

“Quando si allenerà con continuità. È rientrato oggi da un infortunio: serve un un po’ di pazienza e anche lui diventerà giocatore importante”.

In questa stagione è la prima volta che riuscite a vincere dopo essere passati in svantaggio.

“Devo dire che ho visto una squadra differente dopo la fine del mercato. Si è dimostrata molto più compatta e vogliosa di portare a casa un risultato, sapendo che si poteva soffrire. Loro non avevano nulla da perdere, c’erano tutte le componenti per una partita rischiosa e pericolosa: siamo stati bravi ad avere la pazienza di ribaltarla”.