“Credo sia giusto che i ragazzi festeggino nello spogliatoio, perché lì dentro ci credevamo veramente. A tutti ho fatto i complimenti, però ho detto loro che da domani c’è il Derby. La forza di questo gruppo è che guarda sempre avanti e non indietro: abbiamo fatto un’impresa, ce la godiamo, ma dobbiamo ambire sempre a qualcosa di più”.
Tutta la soddisfazione di Eusebio Di Francesco nella notte in cui la Roma fa l’impresa contro il Barcellona di Messi e ribalta il risultato dell’andata, dove aveva perso per 4-1 al Camp Nou. Dzeko, De Rossi su rigore e Manolas sono i nomi del tabellino che assicurano ai giallorossi l’accesso in semifinale di Champions League, nella bolgia dell’Olimpico, che ha spinto la squadra dal primo all’ultimo minuto.
Avete tirato fuori un nuovo assetto tattico, quanto c’è di Eusebio Di Francesco in questa vittoria?
“Sono felice per i ragazzi, ma non è l’assetto tattico: la differenza sta nella mentalità, nella capacità di essere aggressivi. Abbiamo scelto di mettere tre attaccanti vicini tra loro per dare meno ampiezza al loro gioco e per essere più aggressivi. Sono felicissimo di avere portato un nuovo sistema di gioco stasera, ma mi interessa di più la filosofia della squadra. Tutto questo deve darci ancora più forza”.
Serate come questa quanto servono nel vostro salto di qualità?
“Nella testa ci vuole sempre qualcosa di più, anche se in campionato abbiamo fatto grandissime partite. Oggi stiamo raccogliendo i frutti di un grande lavoro. Io sono un tecnico, mi prendo in complimenti come le critiche: ma voglio guardare avanti. Perché non credere nella finale? Deve essere un nostro obiettivo: io non voglio accontentarmi”.
La prestazione di Schick quanto è stata importante nel recuperare palla a centrocampo?
“Secondo me è un grande giocatore, questo sistema lo ha avvicinato a Dzeko e lo ha aiutato. Togliendogli l’ampiezza ha fatto vedere le sue qualità, è stato pericolosissimo e ha quasi fatto gol, ma a livello tattico è stato pericolosissimo. Sono contentissimo per lui e per il lavoro di squadra che è stato eccellente”.
Sembrava che Dzeko dovesse calciare il rigore, ma alla fine ha lasciato la palla a De Rossi.
“I rigoristi erano De Rossi e Nainggolan, Daniele è più abiutato a battere i rigori. Hanno fatto quello che dovevano fare, come è giusto che sia”.
Festeggerà questa sera?
“Serve serietà da trasmettere ai calciatori, festeggerò con i miei figli, la mia famiglia a casa: sarò tranquillo. E poi guarderemo avanti: c’è sempre qualcosa di più importante da festeggiare”.
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