AS Roma Ireland e Irish Liverpool Reds, il club di supporter del LFC più grande in Irlanda, hanno invitato i propri membri domenica ad assistere alla sfida dei giallorossi contro la Juventus dopo la partita del Liverpool contro il Brighton, valida per l’ultima giornata della Premier League.
L’evento, che si terrà al Murray Bar di Dublino il 13 maggio, sarà un’occasione per riunire i due club di tifosi in onore del tifoso irlandese del Liverpool Sean Cox, ancora ricoverato in ospedale in condizioni critiche dopo l’aggressione subita all’esterno di Anfield il mese scorso.
Entrambi i club di tifosi hanno mostrato il loro supporto alla famiglia di Sean in seguito all’incidente. Un’iniziativa GoFundMe, lanciata da Emmet Kavanagh, del Irish Liverpool Reds, ha raccolto oltre 87.000€ per il Sean Cox Fund, e questa domenica, l’AS Roma Ireland contribuirà alla raccolta con un assegno da 500€.
Prima della partita di Anfield, è sembrato esserci grande rispetto tra le due società e persino tra i tifosi – siete dello stesso parere?
Stefano Sale, presidente del Roma Club Ireland: “Alcuni membri del nostro club che sono stati ad Anfield hanno descritto l’atmosfera come perfetta fino a circa due ore prima del calcio di inizio, poi tutto è cambiato. È stato triste vedere quanto è successo dopo tutto quello che le due società hanno fatto insieme, in particolar modo il giorno prima della partita, quando i giocatori della Roma hanno reso visita all’Hillsborough memorial”.
Dan Geoghegan, group admin dell’Irish Liverpool Reds: “Si, al 100% da quello che ho sentito e visto in TV”.
C’è stata molta interazione tra i due fan club durante la prima partita?
Stefano Sale: “L’atmosfera era molto bella al Murray Club di Dublino, centinaia di tifosi del Liverpool si sono uniti ai nostri andando in giro, bevendo e cantando. Molto rispetto reciproco e nessun problema di sorta, prima e dopo la gara. Così si fa!”
Dan Geoghegan: “Non eravamo ad Anfield, ma abbiamo tenuto un evento insieme all’AS Roma Club Eire ed entrambi i gruppi di supporter si sono trovati bene”.
Quale è stata la reazione iniziale quando avete visto le scene scioccanti provenienti dall’esterno di Anfield e avete saputo di quanto accaduto a Sean?
Stefano Saler: “Ho pensato, ‘ancora una volta, persone che non vanno allo stadio per guardare le partite, ma per altre ragioni’. È stato scioccante sapere che Sean era stato gravemente ferito”.
Dan Geoghegan: “Shock, tristezza, rabbia, incredulità”.
Come vi siete sentiti vedendo altri “tifosi” come voi fare questo ad un tifoso irlandese di 53 anni?
Stefano Sale: “Questi non sono tifosi. Chiamateli teppisti o criminali – chiunque essi siano e qualunque sia il colore della maglia o la nazionalità. Devono essere puniti ed isolati dai club di tifosi. A questo proposito il presidente Pallotta ha totalmente ragione”
Siete stati in contatto con la famiglia o gli amici di Sean?
Stefano Sale: “Considerando quanto accaduto abbiamo voluto rispettare la privacy della famiglia di Sean in questo momento. Allo stesso tempo, siamo orgogliosi di fare parte dell’iniziativa dell’Irish Liverpool Fans per supportare Sean e la sua famiglia. Siamo con loro con il cuore e lo spirito”.
Dan Geoghegan: “Si. Emmet, uno dei nostri admin, è stato in contatto con le persone vicine a Sean”.
Dopo i terribili eventi, è sembrato che si fosse fatto di tutta l’erba un fascio con la tifoseria a causa di una ventina di responsabili. Quanto è difficile da accettare considerando che la maggioranza dei tifosi sono normali supporter?
Stefano Sale: “Davvero frustrante. Dopo quello che è successo, non mi sentivo a mio agio indossando la maglia della Roma in pubblico. Avrei attirato le occhiatacce di tutti per strada o nel supermercato a Dublino. I media di sicuro influenzano negativamente l’opinione pubblica. Ma sarebbe stata la stessa cosa a parti invertite. Le società di calcio devono fare i conti con quelle minoranze di facinorosi che non fanno parte della tifoseria organizzata. È nostro compito identificarli e assicurarci che non entrino più negli stadi. Il 99% dei tifosi sono puliti. C’è la tecnologia e dobbiamo fare in modo che gli aggressori vengano presi e siano di esempio. Non lasciamo che la nostra immagine sia rovinata da un gruppo di teppisti”.
Dan Geoghegan: “Deve essere incredibilmente difficile perché queste persone sono chiaramente una minoranza. Ogni società ha di queste persone al seguito, compreso il nostro amato LFC. L’unico modo per rimuoverli completamente è che le società lavorino insieme”.
Qualcuno di voi membri è andato a Roma e, se si, come è stata l’esperienza?
Dan Geoghegan: “Si, molti dei nostri hanno fatto la trasferta. Si sono molto divertiti e non ci è stato segnalato niente di negativo da parte dei nostri membri”.
Da cosa è nata l’idea di promuovere questa serata insieme?
Stefano Sale: “I membri dei nostri club si erano già incontrati durante le due semifinali. Quando gli abbiamo detto che stavamo facendo una raccolta fondi per Sean, è nata l’idea di organizzare un evento insieme. È un’opportunità per rinforzare la nostra amicizia e per socializzare guardando la loro partita contro il Brighton e la nostra contro la Juventus nello stesso posto”.
Dan Geoghegan: “Beh, avevamo le due partite insieme nella stessa sede e l’AS Roma Club Eire voleva fare una donazione alla pagina GoFundMe, da questo è nata l’idea. Abbiamo scelto Liverpool vs Brighton e Roma vs Juventus per creare un evento di solidarietà in congiunto”.
Stefano Sale: “Viviamo in Irlanda e abbiamo in comune la stessa sede, oltre all’amore per il calcio. Ci è sembrato naturale tentare di aiutare Sean e i nostri amici irlandesi – per dargli supporto e un contributo”.
Dan Geoghegan: “Abbiamo deciso di organizzare questo evento per mostrare alla comunità calcistica in Irlanda che i tifosi di calcio sono uniti contro ogni genere di comportamento come quello messo in atto ad Anfield da una piccola minoranza di tifosi”.
Qual è l’obiettivo della serata e che messaggio volete lanciare?
Dan Geoghegan: “L’obiettivo della serata è raccogliere quanti più fondi possibile per Sean e per la sua famiglia e mostrare solidarietà tra tifosi di calcio in particolare tra quelli del Liverpool FC e dell’AS Roma”.
Stefano Sale: “L’evento è un modo per i nostri club di incontrarsi e unire i nostri pensieri e le nostre preghiere per Sean Cox. I ragazzi meritano un grande applauso. Non solo sono riusciti a raccogliere 85.000€ in poche settimane, ma hanno creato un grande seguito ottenendo ben 28.000 adesioni alla campagna GoFundMe. Speriamo di avere lo stesso tipo di adesione in Italia. Sarebbe molto importante. Siamo orgogliosi di farne parte! #ForzaSean”.
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