Come si fa a pensare solo al Bologna?
"Bisogna farlo per forza: viene prima e dobbiamo pensare partita dopo partita. Oltre alla Champions che ci sta regalando qualche piccola soddisfazione c’è anche il campionato a cui pensare, che è una cosa importantissima. Restiamo concentrati sul Bologna, poi penseremo al Barcellona".
Nelle ultime 21 in trasferta una sola sconfitta in trasferta. Perché questa differenza?
"C’è stato un periodo tra dicembre e fine gennaio nel quale abbiamo fatto fatica. Ora ci siamo ritirati su, abbiamo passato gli ottavi di Champions e viaggiamo sull’entusiasmo. Ci aspettano in questi 20 giorni partite che decideranno la nostra stagione. Siamo ben concentrati".
Contro il Barcellona è una mission impossible?
"Loro sono i favoriti, ma il calcio è bello perché la palla è rotonda. Andiamo consapevoli che sono forti ma anche dei nostri mezzi, cercheremo di fare il meglio che possiamo fare. Non andiamo lì da squadra battuta".
Hai sentito un problema al polpaccio nella gara con l'Italia a Wembley?
"Sì, ho avvertito un fastidio e ho chiesto il cambio al mister. Adesso stiamo valutando giorno per giorno, prenderemo una decisione domani prima della partenza. Vorrei esserci a partire da dopodomani, ci aspetta una partita importante col Bologna".
Non è male a 21 anni giocare a Wembley e poi al Camp Nou...
"Sono esperienze che mi aiuteranno a fare meglio nella mia carriera".
Chi ti ispira del Barcellona a parte Messi?
"Busquets, fa un lavoro che non si vede ma fa un lavoro straordinario. Non so se avrà modo di giocare, se non ci dovesse essere non ci dispiacerebbe tanto. Mi piace tanto come giocatore".
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