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    Fonseca: "Il campionato non è chiuso per la Roma"


    Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Atalanta, trentaduesima giornata di campionato.

    La partita è in programma giovedì 22 aprile alle 18.30 allo stadio Olimpico (diretta DAZN).

    Ecco le parole del tecnico giallorosso.

    È successo un po’ di tutto nel calcio. Cosa pensa un uomo di sport a fronte di una notizia che vedeva 12 squadre voler giocare solo tra di loro?

    “Come quasi tutti gli allenatori, io sono totalmente contro la Superlega. Ma dico di più. Sono un uomo orgoglioso di far parte del calcio. Il sistema in questo momento ha dimostrato alcune cose. Chi comanda il calcio non sono i soldi, ma i tifosi, i giocatori e gli allenatori. Abbiamo dimostrato che importanti sono i tifosi. Io sono molto orgoglioso di questa presa di posizione dei protagonisti del nostro sport. Sono totalmente contrario alla Superlega. E sono ovviamente orgoglioso della posizione della Roma”.

    L’organico è insufficiente per combattere su due fronti?

    “Fino a marzo la squadra è sempre stata tra le prime quattro. Poi abbiamo perso giocatori importanti, abbiamo l’Europa League, le altre squadre hanno tutta la settimana per allenarsi, noi abbiamo un giorno, ed è successo questo. Ma vogliamo ritornare ad essere forti in Serie A. E fare una buona partita domani”.

    La Roma nel futuro dovrebbe ispirarsi all’Atalanta come modello?

    “No, sono club differenti. Devo dire quello che sta succedendo all’Atalanta va ammirato. Ma le idee sono diverse, non si può fare questo paragone”.

    Oltre agli infortuni, quali sono i motivi della flessione in campionato?

    “Non è tempo di fare bilanci. Abbiamo il campionato da giocare e la semifinale di Europa League”.

    È preoccupato che in futuro si possa rifare una competizione elitaria come la Superlega?

    “No, non sono preoccupato… Abbiamo avuto questa dimostrazione di forza del calcio. Penso che possiamo migliorare tante cose, ma in questo momento di difficoltà, con la situazione Covid, il sistema può sopravvivere. Stiamo giocando, dando spettacolo ai tifosi, aspettando che possano tornare presto”.

    La Roma sembra in crisi di identità. Che Roma dobbiamo aspettarci nelle prossime gare?

    “Una Roma motivata. Il campionato non è chiuso per noi. Ora dobbiamo pensare solo alla partita con l’Atalanta, pensando che non abbiamo fatto una buona prestazione con il Torino. Non abbiamo giocato come dovevamo, ma non abbiamo perso l’identità”.

    È preoccupato per Manchester avendo perso anche Pedro?

    “Non sto pensando alla partita con Manchester, abbiamo prima Atalanta e Cagliari. Però sono ottimista sulla questione degli infortunati. Penso che a breve possano tornare praticamente tutti”.

    Come valuta il campionato della Roma finora?

    “È chiaro che non stiamo facendo tutto quello che vogliamo. Ma il bilancio va fatto alla fine. Arrivati a questo punto, potevamo fare di più”.

    È possibile gestire al meglio i ricavi ed essere competitivi?

    “Sì, è possibile. Ma penso che anche il tempo sia importante in una programmazione per una società”.

    Si respira un’aria un po’ dimessa intorno all’aria di domani. Come sta preparando questa sfida?

    “Con ambizione. Dobbiamo fare una partita contro una squadra forte, ma dobbiamo fare una prestazione ambiziosa. Il campionato non è chiuso per noi. Ci sono gare da vincere”.

    Come sta proseguendo il percorso di Mkhitaryan e Veretout per tornare al top?

    “Stanno bene. Hanno avuto infortuni, nelle prime partite non erano al meglio fisicamente, ma è importante farli giocare. E stanno migliorando giorno dopo giorno”.