IT
Home Notizie

A un anno dalla sua scomparsa, l'opera di Piero Gratton vive nell'Archivio Storico del Club


Un anno fa, il 3 aprile 2020, se ne andava Piero Gratton. Per tutti, l'uomo del Lupetto, simbolo rivoluzionario, eterno, e quindi naturalmente romanista. Eppure, Piero Gratton è stato anche molto altro.

Sia per la Roma, di cui ha totalmente ridisegnato l'identità visiva del club a partire dalle maglie Pouchain, sia per il mondo della grafica e della televisione italiana. La sua opera è sterminata per quantità e unica per qualità, avendo segnato più di un'epoca della comunicazione televisiva e pubblicitaria.

Oggi vive nell'Archivio Storico del Club, perché la famiglia ha deciso di donarla alla Roma, che conserva quasi 1200 oggetti tra lucidi di sigle, animazioni, disegni e pellicole. Un patrimonio custodito con la stessa cura che Gratton ha sempre avuto per il suo lavoro e per la Roma, con l'obiettivo di consegnare il suo ricordo all'eternità, come merita.

Qui, vi proponiamo alcuni esempi (AS Roma / Fondo Piero Gratton).


In occasione del Natale 1979, Piero Gratton realizzò questo biglietto di auguri pieghevole. La busta che lo contiene è rossa e su quello sfondo è stato disegnato il lupetto dorato. Anche il wordmark "As Roma" è in caratteri dorati.

All'interno, su sfondo bianco, si trova una grafica dell'artista Alfonso Artioli con i ritratti dei giocatori della Roma per la stagione 1979-80, il marchio del lupetto in basso al centro, riportato l'anno 1979 in rosso e la scritta in corsivo "auguri".

Attraverso ogni dettaglio, è possibile apprezzare l'evoluzione del lavoro e la realizzazione finale.

1 / 6

2 / 6

3 / 6

4 / 6

5 / 6

6 / 6


Quest'anno gli Europei di calcio torneranno a Roma. Come nel 1980. In occasione di quella competizione, Piero Gratton disegnò la mascotte, poi sostituita con un fiore stilizzato per motivi di diritti. Un "Pinocchio" con il pallone sotto il braccio destro, il cappello con la scritta "Europa 80" e il naso tricolore.

Dal materiale donato dalla famiglia, estrapoliamo la stampa tipografica prodotta in occasione della conferenza stampa di presentazione tenuta il 10 ottobre 1979 a Roma alla presenza del presidente del Coni Franco Carraro e del presidente UEFA Artemio Franchi. Sul retro si spiega la scelta che cadde su una immagine "fresca, scanzonata e assolutamente italiana".

In archivio sono conservati anche un modellino in legno del Pinocchio, con in testa un cappello a barchetta con la scritta in nero "Europa 80" e un disegno a pennarelli colorati su carta della testa della mascotte, probabilmente una prima versione grafica, con in naso colorato a strisce e al di sotto la scritta "Campionati d'Europa 1980".

Piero Gratton disegnò anche un altro simbolo per la competizione, un fiore che rappresenta un pallone con 20 esagoni e 12 pentagoni. I pentagoni neri sono bordati da corone colorate viola, rosso, arancio, che serrano la struttura costituendo l'iride trasformando il pallone in un fiore con alla base due foglie verdi. Il retro del cartoncino riporta la spiegazione della scelta del fiore, "immagine del nostro paese mediterraneo". Sul retro inoltre troviamo la sequenza grafica che dal pallone passa al simbolo del fiore.

Nella gallery proponiamo anche un bozzetto per l'inserimento in prodotti mediatici del logo UEFA, inserito in un programma televisivo, su un manifesto e su un gagliardetto.

1 / 7

2 / 7

3 / 7

4 / 7

5 / 7

6 / 7

7 / 7


Quattro anni dopo, Piero Gratton è impegnato con la UEFA anche per gli Europei del 1984 che si disputano in Francia. In archivio è conservato un gruppo di sette adesivi con il logo UEFA 84, creato sempre da Gratton, con la bandiera francese e il galletto "Peno", mascotte della manifestazione.

Su una stampa a colori su cartoncino, invece, viene riportato l'emblema promozionale UEFA con le le bande superiori che costituiscono la bandiera di colore rosso e blu. Troviamo i pantone corrispondenti per il blu 286 C, il rosso 200 C.

L'emblema è riportato anche su un adesivo. Tra i bozzetti realizzati per la competizione, una stampa in bianco e nero di una prova grafica per una targa della coppa ufficiale del torneo. La coppa qui presentata ha come base l'immagine di un'anfora in stile greco. In basso il logo della UEFA creato dallo stesso Gratton.


Il torneo scolastico "Roma Junior Club" ha segnato la storia della Società e proprio dall'incontro con l'organizzatore, il dirigente Gilberto Viti, iniziò il rapporto tra la Roma e Piero Gratton. Tra il materiale donato dalla famiglia e conservato a Trigoria, spicca qui la locandina della tredicesima edizione del torneo, disputata nel 1978, su cui è raffigurata la silhouette di un calciatore che esulta tratteggiata con la tecnica utilizzata più volte da Gratton.

Segue un opuscolo pieghevole, con quattro pagine di testo con copertina a colori, con il regolamento tecnico della quattordicesima edizione disputata nel 1979 e i "naming rights" affidati allo sponsor CIT (Compagnia Italiana Turismo). Anche qui la copertina riflette lo stile di Gratton, riprendendo uno dei temi grafici a lui più cari, la stilizzazione delle figure di calciatori ottenuta tramite una distorsioni di immagini originali.

Di grande valore simbolico la tessera di socio del Roma Junior Club, valida per la stagione 1979-80, non compilata, che riporta sul dorso la firma di Dino Viola, nella sua prima stagione da presidente.


Antesignano in tutto, Piero Gratton lo è stato anche per quanto riguarda le mascotte della Roma. Una scoperta resa possibile grazie alla donazione della famiglia.

Nel materiale, infatti, spunta una cartella intitolata "As Roma - Mascotte", che contiene due bozzetti databili nel 1979. Vediamo i due personaggi, uno dei quali si chiama Romolo, proprio come la mascotte attuale, e l'altra Trigoria, con maglie Pouchain bianca e rossa. In un altro bozzetto c'è anche Remo, oltre a Romolo. Vediamo poi Romolo e Trigoria accompagnati dalla fotografia di due bambole realizzati come prototipo.

Infine, in un estratto nello Storyboard per la videosigla AS Roma di "La Uomo TV" databile intorno al 1980, si può seguire il processo creativo delle mascotte "Romolo" e "Trigoria". La prima scena è a pennarello nero, nella seconda si vedono i due personaggi che aprono un sipario e nella terza scena dietro al sipario troviamo scritto: presenta. Nell'ultima scena c'è l'esempio di titolo di partita che si va a presentare nell'ipotetica trasmissione.


I ferri del mestiere. Conservati oggi nell'Archivio Storico della Roma con la stessa cura con cui Piero Gratton li ha tenuti per anni. Le matite. In tre immagini, si può vedere la raccolta di 139 mattie da disegno di produttori, colori e spessori differenti, appartenute a Piero Gratton e utilizzate in periodi imprecisati nella carriera del grafico della Roma e della RAI.


Uomo Roma a tutto tondo, Piero Gratton ha messo la sua firma anche nel periodo della ricostituzione della Polisportiva, tra il 1986 e il 1987. L'archivio custodisce i suoi lavori per la Roma Baseball, con la carta intestata con logo disegnato in testa al centro del foglio con un giocatore di baseball in rosso e una striscia orizzontale di colore giallo e un gagliardetto con stampa a colori e metallo che riproduce il marchio prodotto da Gratton.

Sul fronte troviamo il giocatore di baseball dentro la corona di stelle giallorosse. Sotto troviamo il marchio in nero "as roma baseball". Sul retro troviamo la riproduzione dei colori della bandiera italiana.

Da gustare tutte le prove di stampa per realizzare l'immagine della sezione baseball, con 5 versioni del marchio. Nella seconda pagina abbiamo le due immagini dei gicatori di baseball con i colori pantone corrispondenti: Pantone Red 032U e Pantone 151U. In basso a sinistra della prima pagina abbiamo il copy del marchio: 1987 in corso di registrazione.

Piero Gratton se n'è andato da un anno. Ma la sua opera sarà sempre con noi e grazie ad essa il suo ricordo vivrà per sempre.