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    El Shaarawy: "Sarebbe un grande errore pensare ora al Milan"


    Le risposte di El Shaarawy alle domande dei giornalisti, prima del ritorno dei sedicesimi di Europa League

    Seconda conferenza stampa per Stephan El Shaarawy dal giorno del suo ritorno a casa, nella Roma. L’attaccante ha risposto alle domande inviate dai giornalisti in vista di Roma-Braga, ritorno dei sedicesimi di Europa League.

    Ecco quali sono state le risposte del nostro “Faraone”.

    Ci aiuti a capire a che punto è la tua crescita atletica?

    “La condizione sta migliorando, piano piano. Ho fatto due spezzoni di partita, proprio perché questo era il piano di gestione, per farmi arrivare a una condizione ottimale. Domani sarà la prima partita da titolare e non ne gioco una da tanto tempo, dalla Nazionale italiana. Ma sto molto meglio fisicamente. Domani sarà una partita importante per la squadra ma anche per me sotto tanti punti di vista: per mettere minuti nelle gambe, per acquisire maggiore fiducia e, soprattutto, per la qualificazione”.

    Quanto pensi che manchi una figura come Totti nel club?

    “Per me è stato un grande onore e un privilegio giocare insieme a lui. Conosciamo tutti l’importanza che ha avuto per questa maglia e per questa città. È stato uno dei giocatori più forti del calcio italiano e mondiale. Mi ha trasmesso grande senso di appartenenza. Continuo ad avere un ottimo rapporto con lui. Sicuramente, in questa situazione, sono dinamiche societarie nelle quali non voglio entrare nel merito. Anche perché abbiamo una partita importante domani e cerchiamo di pensare a quello”..”

    Se non ci fosse stato il fuorigioco, a Benevento avresti chiesto di battere tu il rigore?

    “Penso che la decisione era già presa: avrebbe dovuto tirarlo Lorenzo (Pellegrini, ndr), ma era in fuorigioco e non ci hanno concesso il calcio di rigore. Però sì, ho cercato di avere subito un impatto forte nei due spezzoni di partita e di aiutare la squadra. Con il Braga siamo riusciti a fare il secondo gol, mentre con il Benevento magari potevamo chiuderla prima”.

    Domenica arriva il Milan: qual è il tuo giudizio sulla loro stagione e quanta distanza c’è tra la Roma e i rossoneri?

    “Il Milan sta facendo un’ottima stagione. È una squadra forte, giovane con delle personalità importanti come Ibra e Mandzukic. Per cui, a prescindere dalla sconfitta nel derby e dal pareggio in Europa League, penso che non stiano attraversando un periodo negativo. Anzi, stanno facendo molto bene. Sarà una squadra difficilissima da affrontare. Ma sarebbe un grande errore pensare ora alla sfida con il Milan, perché domani c’è un’altra gara fondamentale e dobbiamo avere grande concentrazione per portare a casa la qualificazione”.

    La squadra sembra avere una propria identità e raramente rinuncia a giocare la palla: hai riscontrato anche tu queste caratteristiche?

    “Sì, e penso che siano proprie queste le cose da mantenere, gli aspetti da prendere in considerazione. Ho visto subito una grande identità in questa squadra, una squadra che ricerca il possesso palla per poi arrivare a fare male. Poi, è chiaro che se hai anche dei calciatori di qualità, questi esaltano il gioco che decide di proporre il mister. Per cui, sarà anche più semplice essere decisivo, per me, perché accanto ho dei giocatori importanti, di grande qualità, che si mettono a disposizione. Dobbiamo cercare di continuare ad avere questa identità e cercare di migliorare con le grandi. Spero, con il mio arrivo, di invertire questa tendenza, facendo risultato anche con le grandi squadre”.