Quando il 12 ottobre 2005 morì, i suoi ragazzi le resero l'onore più grande. Quattro giorni dopo, si presentarono a Empoli con questo striscione: "Curva Sud Luisa Petrucci".
Se è vero che non si possono attribuire patenti di romanismo, si può però considerare Luisa Petrucci una delle tifose più tifose della storia della Roma. E di sicuro, è stata una delle donne che maggiormente ha esportato i valori romanisti, attraverso i suoi gesti, attraverso la sua purezza, e anche attraverso quell'elemento che la rese unica. Il suo leggendario ombrellino giallorosso.
Cresciuta nel quartiere romano di San Lorenzo, Luisa Petrucci fu una predestinata. Nacque infatti a quattro anni esatti dalla fondazione dell'AS Roma, il 7 giugno 1931. Il padre, "Ramponcino", era uno dei soci vitalizi del Club. Nella sua trattoria si recavano spesso a pranzo i giocatori giallorossi. Tra loro, anche "Fuffo" Bernardini.
Luisa insegnò per tutta la vita. La passione per la cattedra si accompagnava a quella per la Roma. Divenne nota non tanto per il suo ombrellino, che divenne comunque un'icona del tifo romanista, quanto per il suo modo di essere.
Quando andava in trasferta, Luisa Petrucci era con loro. Con i suoi figli. Con il Commando Ultrà Curva Sud. Con i Boys. Con tutti i ragazzi, senza distinzione di appartenenza a uno specifico gruppo: per Luisa contava la Roma. Solo la Roma. E contavano i tifosi della Roma. Lei fu la loro seconda mamma.
Luisa preferiva il freddo del settore ospiti al tepore delle tribune d'onore. Distribuiva panini a chi cantava, sole, pioggia o vento che soffiasse. Nel nome e nel ricordo di Luisa Petrucci, pochi mesi dopo la morte il quotidiano Il Romanista lanciò una raccolta fondi destinata all'acquisto di un'ambulanza. Fu donata al S.O.S., acronimo di Settore Operativo per il Soccorso. Una Onlus nata a Roma, alla Garbatella.
Il 29 gennaio 2006, giorno di Roma-Livorno (3-0), in Curva Sud apparve questo striscione: "La tua ambulanza nel cuore di Roma... tu per sempre in quello dei tuoi ragazzi".
Anche la sua Roma non l'ha mai dimenticata. Nel 2018 e nel 2019 la Società ha organizzato il trofeo Luisa Petrucci: la Squadra Femminile della Roma si è esibita, rispettivamente, contro la Florentia e il Paris Saint-Germain.
In entrambe le occasioni, al Tre Fontane sono accorsi migliaia di tifosi. Migliaia di romanisti. Sono i figli e i nipoti di Luisa Petrucci. E questa è la sua eredità più bella.
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