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    Perotti: “Spero di dare il contributo che non ho potuto dare finora”


    Le parole dell'argentino alla vigilia di Porto-Roma

    “Vorrei riuscire a dare alla squadra tutto quello che non sono riuscito a dare in questo periodo”: così Diego Perotti si avvicina alla sfida del Do Dragao di mercoledì sera.

    “In questa stagione sono stato a lungo costretto a rimanere fuori a guardare i compagni”, ha dichiarato l’esterno giallorosso alla vigilia di Porto-Roma. “Spero di poter aiutare i miei compagni domani. Darò tutto per far vincere la Roma e permetterle di arrivare ai quarti di finale”.

    Sei legato a tanti momenti di svolta delle stagioni della Roma, a partire dal gol al Genoa: pensi che questo possa darti fiducia in vista di domani?

    “Ovviamente tutto quello che è successo l’anno scorso e due anni fa è un ricordo positivo ma domani è un’altra partita. Spero di continuare con questi momenti positivi, sarà dura ma abbiamo la voglia di migliorare l’immagine di noi che abbiamo dato sabato sera. Domani è un’ottima occasione per dimostrare di esserci e di voler arrivare ai quarti di finale”.

    È difficile trovare il giusto approccio pensando al vantaggio dell’andata?

    “Abbiamo questo vantaggio che è piccolo ma ne dobbiamo approfittare, sapendo che con un nostro gol o due per loro diventa tutto più complicato. Non dobbiamo pensare all’andata ma giocare la nostra partita a tutti i livelli”.

    Credi che questo Porto sia più simile a quello affrontato nel 2011 con il Siviglia o a quello del 2016 affrontato con la Roma?

    “Ricordo la partita con il Siviglia, avevano una squadra molto forte con giocatori come Hulk e Falcao. Abbiamo vinto qui ma perso a Siviglia e non siamo passati. In casa con i loro tifosi diventano più forti, ma abbiamo un piccolo vantaggio che dobbiamo sfruttare. Raggiungere i quarti sarebbe un risultato molto importante e vogliamo riuscirci di nuovo come nella scorsa stagione”.

    Per te è stata una stagione sfortunata e ricca di infortuni. Ti manca un acuto: potrebbe arrivare domani?

    Tu che l’hai vista un po’ fuori: che tipo di problemi ha la squadra? Perché non c’è continuità?

    “Sono qui da tre anni e mezzo, a volte mancava un solo passo in avanti e abbiamo perso punti in partite che sembravano semplici, non è questione di quest’anno. Dobbiamo essere più concreti. La cosa più brutta di restare fuori e il non poter dare il mio contributo alla squadra. Ora recuperare dagli infortuni è un po’ più dura rispetto a qualche anno fa. Domani abbiamo un appuntamento importante, in campionato siamo a tre punti dall’Inter e abbiamo ancora un cammino lungo”.