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    Di Francesco: "Domani serve il massimo impegno da parte di tutti"


    Conceicao ha predicato la calma con i suoi. Lei come preparerà il match di domani?

    “Non lo dirò pubblicamente. Sarà una partita lunga, per loro c’è un gol di differenza e noi dovremo essere bravi a difenderlo per poi ripartire. Ribadisco che diventerà fondamentale fare una grande fase difensiva, il resto verrà di conseguenza”.

    Ha pensato a Marcano in difesa e anche a Florenzi alto?

    “Tutto è possibile, i ragazzi sanno che devono esser preparati a giocare da un momento all’altro. Non sanno la formazione. Abbiamo preparato la partita con tutti i calciatori, oggi non dirò chi gioca domani, non lo sanno nemmeno loro. Voglio decidere alla fine, vedere le facce dei calciatori per capire chi schierare in questa grande battaglia”.

    Con che stato d’animo si approccia a questa sfida? Forse per lei è il momento più difficile da allenatore della Roma?

    “Io credo che per me, da quando mi sono seduto sulla panchina della Roma, il momentoè sempre difficile: fa parte del lavoro. Non voglio portare l’attenzione sull’allenatore e sul suo futuro: domani gioca la Roma. Sento parlare tanto di altro, ma l’interesse comune del romanista dovrebbe essere uno: che la Roma passi il turno, a prescindere dall’allenatore. Io penso solo alla squadra, non a me stesso. Voglio che facciano una grande partita, per far passare il turno alla Roma. Così, di conseguenza, ne gioverebbero tutti. Domani non gioco io, questa non è la partita di Eusebio Di Francesco, ma è della Roma. Certi discorsi fanno parte del lavoro che faccio e so che domani giocheremo una sfida importantissima”.

    Vivi con difficoltà un momento così?

    “Il momento più difficile è sempre quello che deve venire. Venivamo da un periodo positivo di risultati e il Derby ha influito molto sul nostro morale. Ora dobbiamo pensare a questa partita. Sarà una sfida secca, della vita. Serve il massimo impegno da parte di tutti. Essere supportato per un allenatore è fondamentale, ma sopportato no. Domani è importante mettere in campo i giocatori in grado di fare una prestazione di altissimo livello e che ricordano quelle dell’anno passato in Champions.

    Gli errori individuali nel Derby hanno pesato? Cambierà uomini per questo?

    “Parlare di singoli è un errore. È il collettivo che ha approcciato male la partita di sabato, in primis l’allenatore. Ora dobbiamo ragionare sulla partita di domani e scegliere gli uomini giusti. E le esclusioni non saranno una bocciatura, ma saranno legate a chi è adatto alla gara, dal punto di vista tattico, fisico e psicologico. È importante andare in campo con chi ha la testa più libera di tutti, per cercare di fare una grande prestazione. In questa decisione volte anche il senso di rivalsa è importante, chi ha fatto una brutta partita potrebbe desiderare il riscatto”.

    Se vedesse Paul Sousa domani allo stadio lo riterrebbe inopportuno allo stesso modo di quando fece certe dichiarazioni tempo fa?

    “No, anche perché un conto è fare delle dichiarazioni non simpatiche, un altro è vedere le partite in giro. Fa parte del nostro lavoro, potrebbe accadere anche a me un domani. Dipende sempre come ci si pone in un contesto di lavoro, non ci vedo niente di male”.