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    Di Francesco: "Dopo la sconfitta contro la SPAL ci siamo ritrovati"


    Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia di Napoli-Roma

    Le parole di Eusebio Di Francesco alla vigilia di Napoli-Roma.

    Come arrivano le due squadre alla sfida di domani?

    “In Champions il Napoli ha fatto una bella prestazione e contro il PSG meritava la vittoria: ho visto una squadra in ottima condizione, sia fisica sia mentale. Noi abbiamo fatto un’ottima partita, per mentalità e abnegazione: ci siamo ritrovati rispetto alla sconfitta contro la SPAL”.

    Anche l’anno scorso andammo a Napoli con lo stesso stato d’animo, che partita si aspetta?

    “Mi aspetto la stessa prestazione, gli stessi atteggiamenti, il desiderio di fare una grande gara. Domani c’è bisogno di una grande partita, perché affronteremo un avversario forte, con giocatori che si conoscono. È cambiata qualcosa nel modo di interpretare le gare, anche perché ora hanno un allenatore di grandissima esperienza. Sono forti, come lo erano lo scorso anno”.

    Cosa cambia tra il Napoli di Sari e quello di Ancelotti?

    “Rivedo tante cose nel Napoli di quest’anno. La posizione di Insigne è cambiata, è bravo a giocare in tutte le zone del campo. Si è visto contro il PSG e in tante altre sfide. C’è meno possesso, ma più capacità di andare in verticale e di trovare la porta”.

    Come stanno De Rossi, Kolarov e Florenzi?

    “De Rossi e Kolarov sono entrambi al meglio, ma non solo al top. Kolarov si è allenato con la squadra, cosa più importante per trovare la condizione: per averla non bastano le partite, serve allenarsi. De Rossi, avendo giocato con il CSKA, abbiamo cercato di farlo recuperare in settimana. Florenzi si è allenato e credo che oggi sia disponibile”.

    La linea difensiva cambierà in base alle scelte che farà Ancelotti?

    “Dovrei chiamarlo per saperlo. La formazione non si fa solo in base agli avversari, o meglio: non si fa all’ultimo momento. Si prepara in settimana. Io mi baso soprattutto sulle condizioni dei miei calciatori”.

    In questa settimana ha ritrovato gli atteggiamenti di cui parlava dopo la SPAL?

    “Fa rabbia constatare che serviva prendere due schiaffi per vedere certe cose. Ci siamo caduti altre volte e non possiamo permettercelo. Si rischia di non entrare in Champions League se si fanno altri capitomboli, quindi bisogna essere bravi a preparare le partite al meglio”.

    Il Napoli è più forte della Roma?

    “Oggi è superiore perché ha più punti di noi in campionato, lo scorso anno era uguale ma noi siamo arrivati in semifinale di Champions. È presto, la risposta la darò più avanti quando ci sarà stata la crescita dei miei ragazzi, nella continuità di lavoro e risultati. Attualmente il Napoli è una squadra forte, principale antagonista della Juventus. È evidente: in questo momento ha più continuità in quel senso, assieme all’Inter”.

    Cosa ha rappresentato Ancelotti per lei?

    “Sarebbe importante poter vederli allenare certi tecnici. Lui si vede che dà qualcosa alla sua squadra. Anche se abbiamo due modi diversi da giocare, nella gestione e nei modi di fare è bravissimo e mi piace moltissimo. Mi incuriosisce la sua gestione dei calciatori”.

    La Roma è stata davanti al Napoli per parecchi anni. In questo momento tra voi chi ha più margini di crescita?

    “Ci dobbiamo credere nel recuperare questo distacco. Alle porte c’è una partita importante che potrebbe dare forza al nostro lavoro. Noi possiamo avere più margini di crescita, loro si sono stabilizzati anche nelle soluzioni tattiche. Noi stiamo cercando le soluzioni migliori per il nostro gioco. Dobbiamo crescere per competere e salire più in alto”.

    Secondo lei cosa si aspetta un avversario dalla Roma?

    “Secondo me hanno paura perché on sanno mai che squadra trovarsi davanti, capace grande prestazione o di perdere la teta in dieci minuti. Siamo imprevedibili e a volte lo siamo stati anche per me. Dobbiamo essere bravi a trovare la continuità. Con gli avversari, però, l’imprevedibilità va benissimo. Dobbiamo ricercare la continuità. Abbiamo occasioni dietro l’angolo e dobbiamo essere bravi a sfruttarle”.

    Con il suo ruolo da falso nueve è Insigne l’insidia più grande

    “Per me ha fatto più la seconda punta o l’esterno a sinistra. Il falso nueve lo ha fatto più Mertens. Insigne solitamente è bravo a giocare dietro l’attaccante, sa interpretare benissimo quando attaccare la profondità. Noi dobbiamo essere bravi a giocare contro di lui e contro tutti gli altri: sappiamo che potrebbe metterci in difficoltà. È il giocatore del Napoli da circoletto rosso, sicuramente”.

    Per far fronte alla velocità del Napoli ha pensato a un giocatore più veloce di Fazio in difesa?

    “Non posso dire tutto ad Ancelotti: questa analisi è valida, ma forse giocherà la stessa squadra del CSKA. Oggi c’è l’ultimo allenamento, è importante per valutare tante condizioni dei miei ragazzi”.