Ecco le parole del tecnico giallorosso.
L’avversaria della Roma ha vinto 4 gare su 4, che grado di pericolosità rappresenta?
“Si tratta di una bella squadra, che gioca un buon calcio, offensivo, con alcuni giovani bravi, hanno qualità in attacco e anche varietà di giocatori. È una bella partita, aperta, con due squadre che cercano di fare gol”.
Il calcio scandinavo è in crescita rispetto al calcio italiano?
“Sono paesi che lavorano bene, Danimarca, Norvegia, i paesi scandinavi tutti. Hanno giocatori anche di tecnica ora, non solo fisici, si sono evoluti bene, lo dimostrano i risultati sia per le nazionali, sia per i club. Non c’è più questa disparità tecnica con gli altri campionati, non solo con l’Italia. Lo testimonia il fatto che abbiano vinto quattro partite su quattro, questo è un segnale”.
C’è stato probabilmente un punto di svolta mentale nella sfida contro l’Inter, ha lavorato anche sull’aspetto mentale oltre che fisico?
“Credo che sia riduttivo parlare solo di aspetto atletico. Il calcio è un insieme di tante cose. Questa squadra sta bene, ha capacità corale di giocare tecnicamente meglio, giocando più partite siamo migliorati sotto l’aspetto tattico, siamo cresciuti, abbiamo più soluzioni, sotto l’aspetto della personalità ne abbiamo perché quando gioca in trasferta ha sempre giocato il suo calcio e soprattutto ci sono dei giocatori bravi, se non fosse così sarebbe veramente difficile. Tutto questo mix ci ha portato a fare una striscia di risultati buoni. Viviamo un buon momento, da questo dobbiamo continuare a migliorarci”.
La gestione di Dybala e Bailey: saranno a disposizione per domani? E quanti minuti sulle gambe potrebbero avere?
“L’importante che siano guariti, che abbiamo superato gli infortuni. Ieri hanno fatto il primo allenamento con la squadra, oggi sarà il secondo, quindi se tutto va bene saranno a disposizione. I minutaggi sono relativi, conta che stiano bene”.
Già sa da che partita El Aynaoui e Ndicka non saranno a disposizione per la Coppa d’Africa?
“Dovrebbero andare via una settimana prima dell’inizio della Coppa d’Africa. Probabilmente già dalla sfida con il Como di lunedì non saranno a disposizione, vedremo per il giovedì prima in Europa League. Chiaro che mi dispiace perdere due giocatori così importanti, in questo modo, faremo con quelle che sono le nostre risorse, che sono numerose e ampie, sopperiremo alle assenze, peraltro risapute. Lo sapevamo da tempo. Sono due giocatori destinati ad andare avanti con le rispettive nazionali, Marocco e Costa d’Avorio. Non le gufiamo, assolutamente, ma probabilmente mancheranno per molto tempo”.
Avvicinandoci al mercato di gennaio, sono cambiate alcune sue valutazioni sulla rosa?
“Sono le valutazioni che fanno tutti. Vedi giocatori di cui hai un’idea a ottobre e magari è diversa a novembre o dicembre. Entra uno e comincia a far dei gol, se prima era sul mercato, poi non lo è più. Il mercato diventa realistico a gennaio, difficilmente prima. Per quanto riguarda noi, io sono molto soddisfatto dell’evoluzione che stanno avendo tutti i giocatori, anche quelli che stanno giocando un po’ meno, in questo momento c’è una bella fiducia, lo vedo anche nei giocatori meno utilizzati negli allenamenti. Dovremo stare attenti ad inserire giocatori tanto per inserire, dovremo stare attenti a fare delle valutazioni, quello sempre. E, soprattutto, per prima cosa dobbiamo vedere cosa abbiamo in casa e quando si inserisce dovrà essere qualcosa che merita”.
Le condizioni di Hermoso? E su Ziolkowski l’ha cambiato solo per il giallo?
“Ziolkowski l’ho tolto per quel motivo, eravamo in vantaggio e non potevamo permetterci di ritrovarci in inferiorità numerica, poi anche perché avevo El Aynaoui che è in un momento di ottima condizione. Probabilmente anche se non fosse stato ammonito, non avrei fatto subito quella sostituzione. Hermoso? Ieri ha fatto molto bene, oggi lo rivedremo con Bailey e Dybala. Se li convoco è perché sono in grado di giocare”.
Nel Midtjylland c’è Franculino, può essere un giocatore interessante per il mercato di gennaio?
“Come detto, il Midtjylland ha ottimi calciatori, però non faccio le pagelle sui calciatori avversari e di altre squadre. Domani è una partita importante, perdendo le due partite in casa ci siamo un po’ complicati la qualificazione e dobbiamo rimediarla, non è che si può aspettare le partite successive. Quella di domani è una sfida da prendere con le molle, che ci permetterà di non pensare troppo alla partita di domenica contro il Napoli, di conseguenza porteremo la concentrazione sulla qualificazione dell’Europa League che non è acquisita ed è ancora tutta da giocare, quindi giochiamocela subito”.
La Roma a livello numerico è in grado di far fronte a 2/3 competizioni?
“Numericamente sì, stiamo cercando di farlo. L’idea di tutti noi è di non lasciare nulla, di andare avanti più possibile in tutte le competizioni, è il modo migliore. Questi ragazzi lavorano tanto per raggiungere il traguardo dell’Europa, poi non è che non te la giochi, fai di tutto per giocartela al meglio. Sarà così con il campionato e la Coppa Italia, hanno già dimostrato che non è un problema di fatica, stanchezza o recupero. Le uniche cose che ci possono limitare sono gli infortuni, sono tutti integri e capaci di giocare tante partite come in questi ultimi anni. Per i calciatori ormai è così. 50-60 partite l’anno comprese le nazionali”.
C’è qualcuno dei suoi giocatori da cui si aspetta un salto di qualità?
“Io sono soddisfatto di tutti, le risposte che ho in allenamento e in partita sono di grande partecipazione generale. Ci sono poi delle situazioni di alcuni giocatori, magari un po’ come tutta la squadra. All’inizio ha fatto dei buoni risultati, con prestazioni non sempre convincenti, poi è cresciuta anche nelle prestazioni e questo deve essere il percorso di tutti quanti. La fortuna è di avere una squadra che risponde, che lavora, che ha fiducia, che ha entusiasmo, che lavora in un ambiente positivo. L’ambiente che hanno creato loro è veramente così, se hai un giardino fertile crescono dei buoni frutti. La mia fortuna è avere questo tipo di giocatori”.
Con l’Atalanta ha affrontato il Midtjylland più volte, che ricordo ha di quelle partite? E la sorprende vederlo oggi primo in classifica?
“Primo in classifica può essere relativamente una sorpresa, ma è assolutamente meritata per le partite che ha fatto. Delle due sfide passate ho bei ricordi, loro avevano già qualche ottimo giocatore, alcuni sono venuti in Italia o andati in Premier. Ora sembra una squadra ancora più evoluta, con giovani interessanti come detto prima, era già difficile prima quando l’avevo affrontata con l’Atalanta, tanto che pareggiamo con Romero nel finale. Io so del valore della squadra e ne ho visto anche l’evoluzione. Significa che tante squadre lavorano bene, con tanti bravi giocatori in giro e basta andare a guardarli. Ce ne sono davvero”.