Ecco cosa ha detto il nostro coach.
Una vittoria sofferta ma che vale doppio.
"Una vittoria importantissima per noi, contro un'ottima squadra che aveva dimostrato il suo valore già in precampionato quando l'avevamo incontrato.
Era una gara che temevamo. Avevo chiesto alle ragazze tecnica, cuore e anche un po' di malizia e hanno fatto un partita importante. Ancora una volta purtroppo arriviamo negli ultimi 16 metri e non siamo ciniche come dovremmo essere: abbiamo sofferto, ma abbiamo portato a casa il risultato e questo è quello che conta".
Questa Roma ha dimostrato una voglia di aggredire, di prendersi i 3 punti, che forse non si era vista finora.
"Sì, fa parte della crescita di questa squadra. Andiamo avanti, cercando di affrontarle tutte e vediamo poi dove siamo per capire cosa possiamo dire veramente in questo campionato.
È un percorso di crescita costante, con tante fatiche, tanti infortuni, ma le ragazze si stanno mettendo a disposizione. Ci stanno mettendo veramente l'anima, e questa credo che sia la cosa più importante".
Se dovesse portare via qualche insegnamento da questa partita, qual è la cosa che le è piaciuta di più?
"Che non devo chiedere più la revisione. Iniziamo a domandarci a cosa serva questo strumento se poi la decisioni non cambiano nemmeno quando le situazioni sono eclatanti: tre partite fondamentali per il nostro campionato contro tre ottime squadre e tre possibili rigori che poi, quando li vai a rivedere, sono sacrosanti. Ancora siamo qua a chiederci a cosa serve questo strumento se non c'è la possibilità che la decisione venga cambiata.
La cosa più importante e bella è l'abbraccio finale di tutte le ragazze e il fatto che sentano la responsabilità di giocare per chi è fuori e sta soffrendo. È un gruppo coeso, unito che ci dà soddisfazione".
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