Fu un Derby vinto, vinto molto bene dalla Roma, con quattro gol segnati nei primi trentuno minuti di gioco. Un’apoteosi inaspettata, visto il momento storico.
Delvecchio, Montella, Delvecchio, Montella. Più che le firme sulle quattro reti, sembrava l’inizio di una filastrocca cantata. E si trattò a tutti gli effetti dell’ultimo Derby del 900, il numero 127 in gare ufficiali del secolo scorso.
L’undici iniziale vede cinque esordienti su 11 nella sfida Capitale (li leggete in grassetto): Antonioli, Zago, Aldair, Mangone, Cafu, Zanetti, Assuncao, Candela, Totti, Montella, Delvecchio.
Nella ripresa subentrano Di Francesco, Fabio Junior e Damiano Tommasi.
Si tratta del primo derby romano da allenatore per Fabio Capello.
Da giocatore giallorosso, nella stagione 1969-70, Don Fabio aveva affrontato i biancocelesti tre volte tra Serie A e Coppa Italia, vincendo in due occasioni e pareggiando la terza.
La scenografia imponente, che prende tutta la Curva Sud – la prima realizzata per un derby dal gruppo AS Roma Ultras – porta lo striscione nella parte bassa: “Tu non vedrai nessuna cosa al mondo maggior di Roma".
La frase si riferisce ad un verso del Carmen Saeculare del poeta latino Orazio, datato 17 a.C. per celebrare l'avvento di una nuova era di pace e prosperità sotto il regno di Augusto. Spettatori paganti in tutto lo stadio: 77.988.
Il Derby viene trasmesso in diretta satellitare da Stream con la telecronaca di Massimo Caputi e Giacomo Bulgarelli.
Si tratta della prima stracittadina andata in onda sulla nuova piattaforma televisiva a pagamento, che da quella stagione diviene l’alternativa a Tele+ per la trasmissione in diretta delle partite di Serie A.
Cristiano Zanetti viene schierato per la prima volta dal primo minuto in campionato all’Olimpico. Il centrocampista – arrivato l’estate stessa in uno scambio con l’Inter che aveva coinvolto anche Luigi Di Biagio – gioca contro la squadra di Eriksson nonostante fosse stato espulso la domenica precedente a Reggio Calabria nella sfida vinta contro la Reggina.
Il motivo: Zanetti aveva subito il cartellino rosso per una somma di ammonizioni, per due sanzioni differenti. E all’epoca il regolamento non faceva scattare la squalifica. Zanetti risulta tra i migliori in campo, fornendo l’assist a Delvecchio per il primo gol.
A proposito di assist, il difensore giallorosso Amedeo Mangone – anche lui un volto nuovo della campagna acquisti, preso dal Bologna – fornisce i due passaggi vincenti per le due reti realizzate da Vincenzo Montella.
Non solo, il centrale dà il via anche all’azione che porta al momentaneo 3-0 segnato da Marco Delveccio, imbeccando Totti con un passaggio in profondità.
Prima della stracittadina del 21 novembre 1999, la Roma non segnava 4 gol in un derby da 39 anni. Il precedente più vicino risaliva al 13 novembre 1960.
La Roma di Foni sconfisse 4-0 la squadra biancoceleste con una tripletta di Manfredini e un gol di Orlando.
La Roma torna a vincere due derby consecutivi dopo diversi anni. Oltre a questo successo per 4-1, i giallorossi avevano vinto anche la stracittadina precedente per 3-1 nella sfida di ritorno del campionato 1998-99 grazie ai gol di Delvecchio (2) e Totti (1).
Gli ultimi due successi di fila risalivano al 2 marzo 1980 e al 23 ottobre 1983.
L’arbitro del match è Daniele Tombolini. Prima di questa partita il fischietto di Ancona aveva diretto i giallorossi in 4 occasioni contro Cremonese, Udinese, Lecce e Sampdoria.
Dunque, non aveva mai arbitrato la stracittadina della Capitale.
Dalle immagini televisive si notano diversi personaggi famosi in tribuna autorità. Al gol giallorossi si vedono esultanti Enzo Biagi, Luciano Gaucci, Roberto D’Agostino e Francesco Storace, vicino a loro sono seduti anche Francesco Rutelli (sindaco di Roma) e Gianni Petrucci, meno sorridenti.
C’è pure Carlo Verdone in quella parte di stadio, ovviamente soddisfatto per il risultato, che nei mesi successivi sarebbe uscito nelle sale con “C’era un cinese in coma”, mentre l’anno prima aveva realizzato “Gallo Cedrone”.
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